Radici storte

scritto da Medusa
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È il frammento di un’infanzia sopravvissuta tra il vino di mio padre e l’assenza di mia madre, un grido che la scrittura ha trasformato in pelle nuova.
- Nota dell'autore Medusa

Testo: Radici storte
di Medusa

Mio padre aveva il respiro del vino,

sgorgava dai pori come una preghiera sbagliata.

Parlava poco,

ma le mani sapevano urlare.

Mia madre era un’ombra alla finestra,

aspettava sempre qualcosa

— un uomo diverso,

una vita diversa,

forse me diversa —

ma non tornava mai.

Crescevo tra bottiglie vuote

e sedie rovesciate,

tra il tintinnio dei bicchieri

e il silenzio che non sa chiedere scusa.

Ho imparato presto a diventare pietra,

a non tremare quando il vento gridava

dentro le pareti sottili di casa.

E sotto la pelle,

ho nascosto un giardino segreto

che nessuno di loro ha mai visto.

Oggi so che i miei serpenti

nascono da lì:

dalle radici storte,

dalla fame di calore,

dalla scelta di non diventare come loro.

E se pietrifico chi mi guarda,

è solo perché

ho passato una vita

a sopravvivere a chi mi amava.

Radici storte testo di Medusa
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