Oh solitudine
Tu che tutti tocchi, che tutti vuoi, che tutti abbracci.
Così dolce sei.
Così amorevole!
Vuoi essere l'amor di tutti.
Il mondo ti conosce,
Un'amante gelosa e ambiziosa,
Ci sei sempre:
In qualsiasi momento, in qualunque luogo, in ogni uomo.
Ti fai sentire, senza bisogno che nessuno te lo chieda.
Così premurosa!
Non importa se ti si voglia:
Tu ci sei.
Oh solitudine
No, questo non è amore.
Niente di buono esiste in ciò
Tu sei presente sempre, non quanto è giusto
Tu esisti a prescindere della volontà altrui, non è armonia.
Tu possiedi, non ami.
Egocentrica e piena di ossessione sei.
Ogni uomo desideri possedere
Non importa come, dove o quando
Tu fastidiosa sei:
Sei una mosca che ti ronza intorno.
Tu provochi dolore:
Come una mano su una fiamma senza fine
Tu causi sofferenza:
Come la perdita di qualcosa che si ama
Tu sei presente, ma togli.
Sei un aggiunta, ma sottrai.
Tu trascini negli abissi,
Abissi strabordanti d'acqua,
Così sgorga il pianto,
Le lacrime non sono altro che quell'acqua traboccante
Solo in due, in quegli abissi mostruosi
Dove torturati ci si sente,
Senza via d'uscita,
Si desidererebbe trovare un luogo migliore
Ma si può solo, rassegnati, perdere il respiro.
Così crudele sei nella tua percezione d'amore.
Non così si comporta un'amata.
Un'amata rispetta la tua volontà, un'amata vuole vederti felice.
Un'amata c'è per questo: per renderti felice,
Anche se dovesse venire a mancare la sua di felicità.
Amare è donarsi, non possedersi.
Oh solitudine
Di capirti penso di potere,
Ricordi molto gli uomini,
Anche loro sono così,
Non fartene una colpa,
È la natura, non sei tu.
Per far così molto devi soffrire,
Piangere tante volte ti sarà successo,
Così prevedibile!
Anche gli uomini lo fanno,
Tu soffri come gli uomini
E quindi lo so...
Anche tu, in fondo:
Oh solitudine
Ti senti tanto sola...
Lettera alla Solitudine testo di Vincenzo Meli