Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Dicono che quando una persona ha compiuto la sua missione su questa terra, se ne va.
Come se non avesse più nulla da fare qui.
Siamo noi, che siamo ancora vivi, che dobbiamo trovare un senso al dolore, affinché non ci imprigioni e non ci faccia perdere di vista il nostro compito.
Ma per ora dobbiamo avere pazienza.
Prima di tutto, con noi stessi.
Non esiste un manuale su come attraversare il nostro lutto.
E’ personale e unico.
E cercare di incasellarlo per la comodità degli altri non farà altro che prolungare indefinitamente la sofferenza e bloccarci in un pantano dal quale sarà difficile uscire.
E’ necessario appoggiarsi alle persone che ci vogliono bene, come se fossimo bambini di nuovo.
Abbiamo bisogno di loro per attraversare con fiducia questo sentiero sconosciuto, questo cammino misterioso che prima o poi tutti dovremo percorrere.
Senza dimenticare, come disse C.S. LEWIS dopo la perdita di Joy, che il dolore che ora sentiamo è parte della felicità di allora.
Attraversare un lutto profondo è come rinascere.
Ci sembra di attraversare un canale di parto oscuro, scivoloso, in cui ci sentiamo compressi, spaventati.
In cui a volte non possiamo vedere la luce alla fine del tunnel.
Ma un giorno sporgiamo la testa, vediamo il sole, altre facce ci sorridono.
Ci rendiamo conto che non siamo soli.
Che non siamo gli unici nell’universo ad aver sofferto una perdita.
E, soprattutto, che i nostri cari che sono morti continuano a vivere nel nostro cuore.
Il miglior omaggio che possiamo far loro è vivere la nostra vita pienamente.
Grati per il tempo che li abbiamo avuti accanto a noi e fiduciosi che un giorno saremo di nuovo insieme.
Mi sarebbe piaciuto dirti addio.