Nel fragore del cielo.

boati. bagliori lontani.
l'alitar del vento ostile,
li sospinge avverso, a noi.

cozzi di folgori: tornano
ad affilar le loro lame,
nel fragore cupo del tuono.

un fulmine taglia il cielo,
quasi a ferire la terra,
tutto si sospende. silenzio.

violacei nembi, pezzano
l'azzuro di bruno colore,
e tumidi pendono bassi.

dalla terra s'alzan pungenti,
odori d'aglio e fieno,
ch'aromatizzavano l'aria.

rigido, l'etere raggela
la pelle, percossa da scosse,
che amareggiano il cuore.

perle d'acqua, ancora rade,
si frantumano sul terreno,
polverulento e riarso.

or il vento riprende voce,
frusta l'alte cime d'alberi,
sfrondandole a suo volere.

ricco lo scroscio precipita,
batte quasi in orizzontale,
fin dentro ogni fibra cieca.

è pioggia; è acqua; è pianto,
che lo spirto nostro annega.