Accidia

scritto da Rourke
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Terzo componimento dei Peccati capitali
- Nota dell'autore Rourke

Testo: Accidia
di Rourke

Nero è grigio. Grigio è nero. Due colori per me. Profondo baratro in cui cadono tutti gli uomini quando io faccio presenza. Uomo dal volto di legno. Nulla può scalfirmi. Schegge per proteggermi. Schegge che si conficcano nell' animo di chi fa la mia conoscenza. Dormi nel mio letto amico caro e da quel letto faticherai ad alzarti. Il tempo passerà e la tua volontà appassirà. Io sono lo scorrere della sabbia nella clessidra, il tintinnio delle lancette...il deteriorarsi delle stagioni. Sono la vita che ti scivola tra le mani. Non sono colui che ti porta vicino alla morte. Sono la morte stessa. Non capisci eppure sei in mia balia. Ah la fatica...di respirare...di pronunciare....di mangiare...di alzarti da quel letto di vimini. Io sono i chiodi che ti legano a quel letto. Il reietto destinato al terzo posto. La spiaggia su cui la balena va a perire. Signori, signore... È tardi, andate a dormire. Vi leggerò una bella fiaba e le dolci parole della notte vi culleranno

Accidia testo di Rourke
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