La spigolatTrice di Capri

scritto da Strabik92
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(Parodia di Mercantini)
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Testo: La spigolatTrice di Capri
di Strabik92

LA SpigolATTRICE DI CAPRI
(Parodia di Mercantini)

Eran trecento, eran battute,
tutte acuminate come spade,
le lanciavo dove il copione tace
tra platee di sguardi smarriti e rade.

Il vento rideva sui faraglioni
mentre io affilavo parole al coltello,
c’era chi applaudiva e chi mordeva i pugni,
c’era chi impallidiva davanti a quello.

Un produttor, gonfio d’oro e sprezzo,
mi disse: «Smussa l’accento ribelle!
Il pubblico vuole frasi di miele,
non lame che brillano sotto i riflettori!»

Ma io gridai: «Se la verità spunta,
non la nascondo con veli di seta!
Io sono nata per essere tagliente,
non per raccogliere briciole in tasca!»

E poi eran trecento… eran battute,
e son morte in un taglio di scena…
Ma quelle vive, più aguzze che mai,
mi restano in bocca… la bocca che sfida!

Ancora a Capri, quando il sole muore,
si sente una voce tra gli oleandri:
è la mia lama che cerca nuovi cuori,
li ferisce… e poi li fa cantare.

FINE

La spigolatTrice di Capri testo di Strabik92
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