Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Quando ero piccola
ridevo di mia madre —
dei nomi che le sfuggivano,
della pelle che non tornava tesa,
di quegli sguardi lontani
come se stesse parlando
con un altro tempo.
La credevo distratta,
strana,
quasi buffa.
Pensavo che a me
non sarebbe mai successo.
Io, eterna.
Ora dimentico le chiavi,
mi scopro assorta nel vuoto,
conto le rughe allo specchio
come si contano i passi
che ci portano a casa.
E ogni volta
che la memoria inciampa
mi sento stupida —
per non aver visto
che la vita è un cerchio,
e mia madre
ero io
che arrivavo più tardi.