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Nel cuore dell'annois 2024, tra le vie concitate di una metropoli che canta il suo inno frenetico al progresso, si svolse una commedia dei nostri tempi, un racconto in versi mischiati, tra il greco antico e il latino colto, un balletto di parole in cui gli dei digitali giocavano con le sorti degli uomini.
Atto I: Ars Technologica
Protagonista: Technocrates, l'uomo d'élite dalle idee prossime agli dei digitali.
"O divini sguardi degli algorithmi eterei, che scrutate con disprezzo il mio codice vitale, mi chiedete: 'Technocrates, quale il tuo sogno, tra bit e byte, qual destino hai scelto?'"
Coro: Bits e Bytes
"Il suo sogno è nel cloud, nell'etere digitale, dove gli zeros e gli ones danzano il loro rito, Technocrates, il nostro signore illuminato, in codici e binari ha scritto il suo fato."
Atto II: Discordia Socialis
Protagonista: Socia Media, la dea dei likes e dei follows.
"Socia Media, dall'avatar scintillante, cui piaceggiare e chiacchierare è la virtù suprema, con chiavi d'accesso al cuore degli umani, guida il coro dei post e dei commenti insensati."
Coro: Followeri e Likesi
"Seguiamo Socia Media, la nostra dea beffarda, tra selfie e status, il nostro tempo svanisce, tra like e condivisioni, troviamo l'eterna gloria, nel tumulto virtuale, la nostra storia si annichilisce."
Atto III: Amor Omnia Vincit
Protagonista: Cupido 2.0, l'architetto di amori digitali.
"Cupido 2.0, con ala virtuale e arco digitale, tra algoritmi e swipes, scocca la sua freccia, sotto il cielo binario, fioriscono amori effimeri, tra cuori elettronici, l'amore digitale trionfa."
Coro: Cuori Elettronici
"I cuori pulsano in sync sui social network, tra emoji e gif, l'amore è un codice imperscrutabile, Cupido 2.0, nelle reti intrighi il destino, amor vincit omnia, anche nella rete eterea."
Così si concluse questa commedia contemporanea, tra risate e riflessioni, in cui gli dei algoritmici e le divinità virtuali danzarono insieme sulla scena del mondo moderno. Il pubblico, inebriato dalla musica delle parole antiche che si fondevano con il linguaggio digitale, lasciò il teatro con un sorriso sagace, consapevole che, in fondo, la commedia della vita è sempre in scena.