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Ho messo l’amore in un cassetto
aspettavo tu l’aprissi
ho stracciato ogni carta rosa
ci ho composto un presepe
la sera pregavo le voci
le supplicavo di chiamarmi amore
taceva il letto, nessuna leccornia
quando ho aperto le ante
parlando da sola con i muri
mi hai lasciato una lettera bianca
“ti aspetto”, c’era scritto
nel fumo arieggiava il tuo nome
tossire era dolce sinfonia
malata d’amore sfeci il letto
sul cuscino due more lasciai
nessun tuo cenno in Cime Tempestose
tessei il tuo nome sui cruciverba
“amore”, trapelò
niente di più.
