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Chissà dove finiscono le parole
Che ci diciamo quando siamo troppo ubriachi
E il giorno dopo non ricordiamo più.
Chissà quanta verità ci siamo detti
Su letti che non sono i nostri,
In locali in cui non torneremo,
In città straniere,
Sotto stelle sconosciute.
Forse restano nell'aria,
Le capteranno altri amanti,
Le sentiranno gli avventori dei bar a notte fonda,
O i barboni che passeranno
Intirizziti alla ricerca di un posto caldo
E per un attimo si fermeranno
Gli si annebbierà la vista,
Come quando in un giorno qualsiasi, in cui non succede niente di speciale,
Ti rendi conto che sei vivo,
In un istante avverti la profondità
Che dai per scontata, a cui non pensi mai.
Forse un giorno, tra tanti anni, le ricorderemo,
Come quando alla radio parte una canzone
Che non sentivi da anni
Non una di quelle canzoni che ascoltavi a ripetizione da bambina,
Ma una di quelle che hai dimenticato,
E mai avresti pensato che l'avresti riascoltata,
Con questi anni, con questo sfondo così diverso, con queste rughe che non pensavi avresti avuto,
In questo locale di questa città in cui non pensavi avresti abitato.
Ma forse in fondo questa verità, racchiusa in queste parole, che ci diciamo da ubriachi,
Sarà semplicemente dimenticata
E forse va bene anche così,
Infinitamente meglio rispetto a non averle mai pronunciate.