13 Dicembre

scritto da Boi Rossana Lucia
Scritto 19 giorni fa • Pubblicato 18 giorni fa • Revisionato 18 giorni fa
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Autore del testo Boi Rossana Lucia

Testo: 13 Dicembre
di Boi Rossana Lucia

Sono nata in acque agitate, da un ventre troppo stanco per essere accolta con entusiasmo e gioia.
Il condominio era già abbastanza affollato. 
Un momento non voluto, che è stato come una scommessa tra la vita e la morte: la vita vinse... Io nacqui!
Ahimè, troppo diversa e troppo ingombrante per essere ben accetta dal resto della famiglia.
"Conta sempre e solo su te stessa" mi disse un giorno mio padre.
Eh si, lui sapeva molto sui rapporti fallimentari dell'essere umano.
Per tutta la sua esistenza ha dovuto fare da scudo, per cercare di evitare ciò che non poteva essere evitato... Che paradosso!
Io l'anarchica, l'aliena, come preferisco definirmi, che mette in difficoltà ed imbarazzo chiunque si confronta o affronta me.
Sogno spesso un mondo parallelo, forse dove dovrei realmente vivere... E che probabilmente in parte ci sono già.
Perché chi interrompe le proprie tradizioni e abitudini non viene mai presa sul serio, a volte derisa, altre, rinnegata. Quasi come fosse un affronto o un tradimento. Un affare personale, che non viene né compreso né perdonato... se da perdonare c'è.
Ho imparato si, a contare solo e sempre su me stessa, tutta la mia forza emerge proprio mettendo in pratica il suggerimento di mio padre, che mi appare davanti come un promemoria quotidiano, e la sua voce sempre presente.
Così come ho imparato a fare ammeno di tutto ciò che non ho bisogno, e di tutti coloro che non mi aiutano a stare bene.
Tuttavia, sono nata in un giorno speciale, ed è lì la mia più grande delle risposte: "Luce" come Rossana dall'aramaico, e Lucia dal latino.
Un giorno, due nomi, una missione. 




13 Dicembre testo di Boi Rossana Lucia
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