Premetto che da maschietto posso solo ammirare il grande lavoro delle mamme e l’instancabile impegno perche spesso si devono rabattare tra impegni della casa e per chi lavora anche questo è un grande carico da gestire, essere presente con i figli e figlie, avvolte anche nonne e nonni, per tutte le loro attività scolastiche ed extra scolastiche. Non voglio offendere le mamme ci mancherebbe, mi scuso anticipatamente se quanto scriverò possa offendere la sensibilità di qualcuna.
Ma ho avuto modo di assistere in questi ultimi anni ad una certa presa di posizione di molte mamme, diciamo più una filosofia di vita da trasmettere alla prole, cioè quella di trasformare il proprio figlio e spesso con maggiore frequenza le figlie, in super figli. La filosofia del Superfiglio è abbastanza semplice e intuitiva da raccontare perché per queste mamme il moto è “mio figlio eccelle in qualunque cosa, costi quel che costi”. Le nazi mamme iniziano a indottrinare il proprio figlio, o figlia, dalla scuola materna, pretendendo che già prima dei tre anni sappia riconoscere i numeri, l’alfabeto e sappia scrivere il suo nome. Va bene, penserai tu, che c’è di male? Si non c’è niente di male … forse. Ma lascia che continuo visto che hai la bontà e la curiosità di leggere quanto segue. Le nazi mamme non si accontentano poi di questo perché tutto parte anche dai primi anni di vita, quando fanno a gara con le altre Nazi mamme a chi prima inizia a camminare sottoponendo i propri piccoli infanti, già da sei mesi, a veri e propri esercizi per imparare a rimanere in piedi e fargli fare qualche passetto, obbiettivo quello che a nove mesi devono già sapere camminare. La gara con le altre mamme sta nel fatto anche della prima parola che il povero pargolo deve pronunciare prima delle altre nazi mamme, quindi sottopongono ad una serie di vocalizzi il neonato cosi possano stimolarlo a dire la prima parola: mamma, cibo o anche papà, anche se le nazi mamme non sono molto contente se la loro prima parola sia papà o babbo. Già da due anni iniziano a comprare o farsi regalare in occasione di feste e compleanni giochi didattici, anche se il piccolo magari ha appena un anno e mezzo, loro vogliono che abbia giocatoli a loro dire “intelligenti” , quindi siccome si vogliono avanti in questa guerra contro le altre Nazi mamme comprano giocattoli dai tre anni in su. Tralasciandoti altre cose che le Nazi mamme fanno per i loro figli, tipo strane diete e integratori multivitaminici a base di fluoro e altri nomi impronunciabili dagli effetti spesso incerti e risciosi riguardo allegrie, ma il moto della Nazi mamma è “mio figlio è di sana e robusta costituzione”. Queste mamme iscrivono i propri figli a fare sport già all’età di quattro anni, in questo caso il loro moto è “deve socializzare”. Saltiamo ancora qualche anno e arriviamo alla prima elementare, qui le nazi mamme non si fidano del sistema scolastico e dei programmi ministeriali pensati per le elementari, quindi già a quattro anni e mezzo iniziano a sottoporre il proprio delfino a sedute infinite con l’ausilio di libri didattici, pensati per bimbi dai 6 anni, in su per imparare a leggere e iniziare a fare qualche conticino, piccole somme e sottrazioni, purtroppo alcune nazi mamme (che io definirei mamme SS, uno step superiore delle nazi mamme) spesso cercano di insegnare anche la moltiplicazione. Il loro moto è “in prima elementare mio figlio deve entra che già sa leggere”. Una delle più grandi paure di tutte le Nazi mamme, devi sapere e spero che non ti scandalizzerà, che il proprio delfino finisca in una classe dove ci sono bambini (purtroppo per queste povere creature) disabili, figli di rom (a loro pensiero figli di zingari), bambini di colore, figli di copie omosessuali . Per le mamme SS o aghestapo (lo step più estremista delle Nazi mamme) figli di genitori di altre religioni, figli di divorziati, figli di ragazze madri, figli di genitori disoccupati, insomma tu penserai in questo momento che sono esagerato nel scrivere queste cose, ma e solo perché non ti è mai capitato di assistere a certe cose che venivano dette tra Nazi mamme, invece Purtroppo a queste nazi mamme con i loro grandi sorrisi e la loro finta disponibilità e perfezione osannata nei social non ti fanno certo vedere questa anima oscura e tenebrosa che possiedono e custodiscono gelosamente, almeno che non sono sicure che non sei anche tu una nazi mamma cioè che la pensi come loro in sostanza. Ma perché questa insofferenza nel aver paura che il figlio, o più spesso la figlia, finisca in una classe cosi variegata che sarebbe una grande ricchezza per qualsiasi bambino e che inzierebbe a farsi una sensibilità su un mondo spesso difficile, ma pieno di tanti esempi di forza d’animo di genitori e figli che vanno avanti lottando per un futuro migliore e spesso si trovano invece discriminati? Alle nazi mamme interessa che la loro educazione di eccellenza, spesso cattolico progressista, anche rigida se me lo concedi questo termine, non sia messa in discussione da situazioni famigliari inaccettabili dalla ipocrita morale comune. Che i loro figli cresciuti in un ambiente ovattato di perfezione non siano turbati da queste situazioni e che magari non insiti in loro idee strane. I compleanni delle nazi mamme sono un vero e proprio modo per studiare i bambini e i loro genitori, non sono fatti tanto per rendere il compleanno del proprio figlio un giorno speciale insieme ai compagnetti con regali, giochi e torta, foto ricordo … No! La Nazi mamma organizza il compleanno in prima e forse, raramente quindi non sempre, in seconda elementare con tutti i compagnetti, poi i compleanni successivi sono fatti con compagnetti molto selezionati, non sui bambini ma sui genitori dei bambini, capita quindi se il proprio delfino abbia qualche preferenza su un compagnetto non in linea con le severe procedure di selezione della nazi mamma allora non viene invitato alla festa di compleanno. Ma devi sapere che la Nazi mamma è furba e non vuole passare per stronza nei social dove verrebbe lapidata verbalmente se solo si intuisse quest’anima nera, quindi l’unica eccezione che fa e quella di invitare il bambino disabile, con la speranza che non venga, in genere utilizza un piccolo sotterfugio per fare bella figura ma salvare la festa del proprio delfino da situazioni imbarazzanti che potrebbe creare un bimbo disabile e diciamoci la verità, per una nazi mamma, nella foto ricordo il povero bimbo stonerebbe parecchio e poi comunque l’attenzione sarebbe rubata dal povero piccolo con le sue problematiche, non sia mai, pensa la Nazi mamma la festa e di mio figlio non del tuo, il sotterfugio insomma e quello di invitare il bimbo all’ultimo momento, oppure di informarsi se il bimbo a qualche impegno di tipo medico, in quel dato giorno che non potrebbe proprio sottrarsi, e stranamente la festa di compleanno la nazi mamma l’ organizza proprio quel giorno. “Mi dispiace tanto che tuo figlio non potrà esserci alla festa di compleanno del mio delfino!” Esclama con amarezza la nazi mamma al genitore del figlio disabile, sapendo benissimo dentro la sua anima oscura che non è che non gliene frega niente che non ci sia il povero piccolo, ma bensì è veramente stra felice che non ci sia. Purtroppo la nazi mamma non sa che i genitori dei figli disabili non sono stupidi (anche perché spesso le nazi mamme pensano che siccome quei genitori non hanno avuto un figlio sano allora devono avere qualche carenza anche di intelletto) e che intuiscono benissimo che l’ha fatto a posta, ma siccome questi genitori sono persone superiori, sorridono e lasciano correre perché sanno benissimo che non sono queste le cose importanti della vita, anche se di certo non fa piacere a questi genitori eroi che non si meriterebbero di essere presi in giro cosi.
Potrei continuare all’infinito con aneddoti e storie di vita delle nazi mamme, ma concludo qui. Magari in futuro se vedrò che ho suscitato un certo interesse parlando di questo argomento potrei fare un aggiornamento. Ma non dovete pensare male di queste mamme estremiste perché loro hanno paura del futuro, e anche se si comportano in modo massimalista arrivando anche a sfiorare il razzismo sono comunque mamme che darebbero la vita per i loro figli, spesso sono parecchio nervose e super stressate, sono quelle donne che nelle loro auto ti tagliano la strada senza rispettare segnaletiche es eprotesti ti insultano, ti rubano il parcheggio quando stai facendo la retromarcia per parcheggiare . Il mondo che hanno creato intorno ai loro figli deve funzionare con le regole che si sono create loro e spesso ne rimangono vittime, non si godono veramente la vita anche se sui social ostentano viaggi e vacanze da sogno. Questo modo di crescere i loro figli verrà messo in discussione e spesso denigrato e distrutto quando i loro delfini e e delfine inizieranno l’adolescenza, allora le nazi mamme saranno sconfitte e spesso ritorneranno ad essere semplicemente delle semplici mamme.
Il fenomeno delle Nazi mamme: Il Superfiglio testo di Nero di Sardegna