Contenuti per adulti
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Inizia come sempre, proiettata sul soffitto,
un’altra giornata, che guardo dal letto.
Quella di ieri è stata normale,
senza patemi: né bene, né male;
quella di oggi è ancora straniera,
saprà dire di sé solamente stasera.
Fuori c’è un mondo che aspetta me ed altri:
vittime e complici di quelli più scaltri;
loro pronti ogni giorno ad essere più furbi,
a creare danni…senza troppi disturbi.
Accusarli così, però, serve a ben poco,
sembra un po’ come essere parte del gioco.
Somiglia al lamento di chi è stato sconfitto,
disertando la sfida a cui aveva diritto;
come se in una partita, una gara importante,
mancasse sul campo uno sfidante,
che scegliesse il suo posto tra gli spettatori,
rinunciando da subito, chiamandosi fuori.
Ma forse c’è qualcosa
di diverso da provare,
se c’è una soluzione,
la si può cercare.
Forse,…ma, in fondo,
chissà dov’è nascosta,
ci pensasse qualcun altro,
a trovare una risposta.
Inutile sprecare
fiato e forza in un’impresa,
pensando che, alla fine,
ne deriverà una resa.
Inutile impegnarsi,
quando sembra già deciso,
che alla fine sempre loro
manterranno quel sorriso.
E così viene voglia di restare qui fermi,
sentendosi soli, inutili, inermi,
lasciando che in fondo tutto resti com’è…,
…però, no! Non è giusto, né per me, né per te!
Perché se questo mondo non si può cambiarlo,
si può fare qualcosa per non peggiorarlo!
E se è vero che al peggio non c’è mai fine,
alle notti, però, seguono altre mattine
e va bene aspettarle, anche restando sveglio,
con la certa speranza di qualcosa di meglio,
contro l’idea che non c’è via d’uscita
e che saremo felici solo in un’altra vita!
Uscire da una comoda zona di conforto
è un modo per cercare la ragione oltre il torto,
spostarsi da un “non posso” a un deciso “voglio, mi va”
è provare a costruire un qualcosa che verrà;
non sapendo neanche bene quale sia il da farsi,
ma, passo dopo passo, lentamente sconfinarsi.
Non tutti possono essere
Ghandi o San Francesco,
ma è inutile nascondersi dietro ad un
“…io non ci riesco…!”
Non tutti possono essere
dei santi o degli eroi,
ma ognuno può iniziare
a dare senso a un noi!
E non può esser sempre vero
che per essere ribelle,
bisogna ad ogni costo
rimetterci la pelle;
magari basta solo
un po’ più di convinzione
ed in qualche modo
si fa già rivoluzione!
Riuscire a dire no
alla rassegnazione
è forse in qualche modo
già rivoluzione!