16 Marzo 2019

Davanti a me c'è il mare,
disteso, a braccia aperte
sull'immenso ritratto
del cielo senza veli,
che si asciuga al sole.

E' un mare quasi quieto,
intento ad assorbire
i colori dell'ora.

Brividi di pensieri,
vaganti sulla pelle,
lo sgualciscono a tratti,
complice il maestrale.

Sulla battigia l'onda
tocca appena l'arenile,
mi provoca e mi tenta
ma non gli parlerò,
non mi confiderò.

Un merlo fischia, in prova,
quattro note d'acuti
che rompono il silenzio
sotto il tetto dei pini.

E' quasi Primavera.