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Volta celeste
Brillano in ciel ammassi
che non li puoi contare
di mille e mille classi
diverse, ignote e rare.
Le stelle sono tante
milioni di milioni
la stella di neutroni
vuol dire densità.
S’addensano costretti
i poveri neutroni
han perso, quei reietti
protoni ed elettroni!
Poi vibrano impazziti
e s’urtano fra loro
compatti e disuniti
aggravano il lavoro.
Se aggiungi una manciata
di atomi a quel mondo
ancor più sbilanciata
la stella ora va a fondo.
Lo dico, ed è pur vero:
aumenta già la massa,
diventa un buco nero
la stella ahimè collassa!
S’ingloba la materia
s’oscura l’orizzonte
la cosa si fa seria
più nulla viene a monte.
Si nutre quel marrano
di tutto ciò che viaggi
divora a tutto spiano
stelle neutrini e raggi.
La luce è intrappolata
non esce più dal buco
poiché da stolta è entrata
nel suo andar cadùco.
Ma orsù, mai disperare,
c’è anche un altro estremo
da cui sgaiattolare
da un antro ‘sì blasfemo:
un niveo buco bianco
ci porta fuori verso
un mondo strano e franco,
un vergine universo.
