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Non era vero, tu non muori mai
Tu non muori mai, sei dentro di me
Il bambino dei no arroccato nel buio
Sempre ubriaco delle sue stesse lacrime
È sollevato di aver lasciato in ordine la sua camera
Pensieri benevoli faranno di lui
Quando verranno per le sue cose
E lontano sarà il sospetto
Di come lo sguardo indugiasse
Sul vuoto in questa stanza
Mentre alcun chiarore animava i pensieri
Nel mondo in frantumi dei miei vent’anni
Restano oscure dietro una nube di fumo
Le ragioni di ciascuna delle mie malinconie
Ancora affogo i sentimenti
Giù lungo il mio stomaco
Ed una sera di metà aprile
Mentre ponevi le mani sulle mie spalle
Mi parlasti dell’infelice destino di alcune anime
Misere per non aver avuto la fortuna di essere nate in se stesse
Meditai a lungo se io fossi tra quelle
Con tenerezza ricordo il nostro passatempo
Ogni qual volta domandavi di me
Mostravi compassione e mi lasciavi mentire
E sulla via di casa pretendevi che star con me non fosse come annegare
Quanta tristezza pensi che io abbia in me?
Quanto in fondo credi che io possa spingermi prima di implodere?
Di quante mie tragedie mi immagini l’unico protagonista?
Tutte queste turbolenze
Non fui capace a prevederle
E la vita,una sera di giugno,si manifestò come erosa della sua bellezza e dei suoi misteri
Il mio nome è inciso sull’ultima pagina di un quotidiano
In ogni fine ci son nuovi inizi da inventare
Preoccupatene tu,io non so più quali immaginare
Per favore però apri le tende