Un tunnel sotterraneo mi riporta sempre giù

scritto da riccardodig
Scritto 2 anni fa • Pubblicato 6 mesi fa • Revisionato 6 mesi fa
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Mia pagina di diario che mi ha toccato molto rileggere
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Testo: Un tunnel sotterraneo mi riporta sempre giù
di riccardodig

176 - un tunnel sotterraneo mi riporta sempre giù 13/02/2024

Caro diario

Penso di aver imparato ora a separare il me di Milano e il me dell'Abruzzo. Le vedo come due persone differenti, nonostante siamo costantemente connessi. Mi sento cresciuto, più maturo, e son cambiate tante cose in me. Una cosa che però faccio fatica a lasciare andare sono pezzi della mia famiglia. A volte c'è una forza esterna che mi riporta giù, dalla città alle colline, ma queste colline sono spoglie e prive di vita. Perché mi succede? Perché sono così toccato da questioni che riguardano mia madre?

Mattia l'altra sera si dispiaceva perché ho fatto una battuta dicendo che il mio primo giorno di scuola delle elementari è stato il mio ultimo ricordo affettuoso di mia mamma. Ed è vero: è l'ultimo atto di affetto che ho di mia madre. Mi ha fatto mangiare una pizzetta da Luigi e il succhetto che doveva essere per la ricreazione prima di entrare a scuola, dopo aver avuto una crisi di pianto ed essere scappato dalle maestre. Per me vedere Mattia seriamente dispiaciuto mi ha fatto dubitare sul fatto che io sottovaluti il rapporto che ho ora con mia madre ora, o meglio con ciò che stato. Perché io ora sono abituato alla sua assenza, alla sua non curanza, al fatto che non abbia dentro di lei affetto da regalare agli altri.

Tutto ciò era una costante che nascondevo in una scatola. Probabilmente è anche per questo che la scatola si riapre aggressivamente e ripiombo giù. Mi gelo quando rimango nella spogliezza di quella sensazione, mi basta una soffiata di vento. Rimango inerme, non so come gestirla perché è sempre qualcosa che io vedo più grande di me.

Ma razionalmente non incolpo più mia madre né sento irrazionalmente una qualunque sensazione di rabbia nei suoi confronti. È andata così, non posso farci niente, è al di fuori del mio potere. Però vedere la mamma di Mattia che quando sta male va a casa sua a preparargli da mangiare, vedere Agnese cercare sua mamma quando sta male e sentire le parole affettuose della mamma di Francesco mi fa soffrire. Provo invidia, tanta gelosia, di pancia mi dico che son tutti dei mammoni viziati ma poi, ragionandoci, penso che è bello avere una figura che ti accudisce. Ho sentito questa frase che mi ha colpito:

 "chi non ha avuto una mamma accudente si troverà sempre in pericolo nel mondo"

È davvero così? Mia mamma ha ancora così tanto impatto su di me? È vero che io non mi sento quasi mai al sicuro da nessuna parte, forse il massimo della mia sicurezza la raggiungo quando sono tra le braccia di Mattia. Però anche quando sono fuori casa, quando sono in giro, non mi sento mai al sicuro. La cosa poi si collega anche al sonno: ho problematiche d'insonnia anche perché non mi sento mai al sicuro, non riesco a lasciarmi ad andare. Quindi si ricollega sempre alla mia mania del controllo. Il fatto è che non riesco neanche più a provare sentimenti contrastanti nei confronti di mia mamma che possano in qualche modo darmi un incentivo a risolvere il mio congelamento in determinate situazioni. Mi congelo quando vedo altre mamme fare le mamme.

Un tunnel sotterraneo mi riporta sempre giù testo di riccardodig
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