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La poesia è una noia
Pomposa e risposa
Più priva di gioia
Di una nuova sposa
Primitiva, par muoia
Così trova cosa
Da dare ai poeti
Che a epiteti lieti
Accusan piangendo
Di tirare le cuoia
Veggenti e profeti
Esteti discreti
Vedon nei termini
Legami segreti
Legati ai colleghi
Nell'odio alla vita
Per troppa passione
Voglion farla finita
Ammiri infiniti silenzi
Aulente sequenzi
Termini sfuggenti
Semini di pianti
Ma scritti in matita
Insiemi di canti
Ma relitti di vita
E scusa, se odio il progresso
In questa fiumana,
Di ostrica al lastrico
D'annunzio, encomio del sesso
Sapeva sol quello
E scarso è il suo lascito
Soldati, or fatevi avanti
Caduchi di morte
Tremanti nei campi
Fanciullo, inutile che guardi
Il nido ora è morto
E non ode il tuo gemito
Eppure mi accusano
E pure mi chiedono
"Se è morto il poeta
Sepolto da pietra
Mi devi spiegare
Perché ha ancora seguito"
Dato che dopo il decesso
i testi suoi adesso
Son fonte di studi
e di nuovi rielabori
Come lo spieghi,
Che quelle parole
Riaccendan furori
Nei giovani uomini?
E allora lo dico, ma non lo ripeto
E porgo le scuse, a chi resterà offeso
Che tutti gli uomini, nascon poeti
E tutti i poeti son validi uomini
Ma la poesia è un'arte di illusi
Che con le illusioni dipingono apsidi