Sulla nostra panchina.

scritto da Lia;
Scritto 2 anni fa • Pubblicato 2 anni fa • Revisionato 2 anni fa
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Autore del testo Lia;

Testo: Sulla nostra panchina.
di Lia;

Son seduta sulla nostra panchina, 
una mattina d'autunno è. 

La leggera bruma avvolge il sereno, 
non mi resta che udire
la straziante danza delle foglie
che cadon' lievemente sul
prato verde delle mie agonie.

Rimembrano ancora dentro di me
le tue calde mani sul mio spossato volto.
Le tue armoniose parole,
muovono ancora briosamente 
la mia tormentata Anima.

Dio solo sa quando t'ho Amato, 
e quanto ancora t'Amo. 

Gli Alberi stanno udendo il mio soffrire,
le Nuvole pregne di lacrime,
le creature del Creato fuggono. 
Oh, Madre Terra, come riesci a percepirlo?

Sulla riva del fiume mi lasciasti,
quell'addio non fu mai soppresso,
mi rifiutai di adempiere a tale azione.
Vivere con un siffatto fardello?
Giammai, che un fulmine possa colpirmi. 

Perchè siamo Anime
legate dal medesimo ardore.

Tu che con me hai amato, 
pianto,patito,riso,vissuto.
Tu che in un palmo mi tenevi,
improvvisamente come sabbia
mi son dissolta nell'aria. 

Mi son' opposta alla Morte, 
colei che tutto muove e cessa, 
che ha bussato alla tua porta
in cerca di uno spirito con cui
placare e saziare quel languore.

Ma no, lei ti prese.
Il tuo sguardo passó a vita lontana, 
il tuo corpo caduto. 
Ma la tua anima?
Dov'era quel tesoro?

É il momento di andar via,
son pronta a riunirmi a te. 

Un dolce Vento mi ha avvolto, 
Madre Morte, son pronta.
No, non ambisco al Paradiso e
non temo fiamme degl'Inferi. 

Il tuo volto mi apparse ancora,
il tuo sguardo risveglió la mia anima. 

Dio solo sa quanto t'Amo, 
e quanto ancora t'Ameró.

Sulla nostra panchina. testo di Lia;
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