Contenuti per adulti
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Lautrec, il mare balla ed io tarderò. Nell’attesa:
Ti consiglio di entrare nell’ordine di idee secondo cui tutto è plausibile.
Di aggirarti come una falena tra le lanterne dei filosofi e ridere delle loro mille ingenuità
Di invadere la perfetta bolla di sapone attorno al matematico, mentre irrazionalmente ama l’asimmetria del naso della sua creatura preferita
Di ricambiare le ondivaghe attenzioni della cartomante, faro gettato tra le più segrete cose. In cambio di qualche moneta ti farà stringere il cosmo nel palmo della mano, forse.
Di surclassare in flemma il teologo ammantato di certezze,
Di essere serenamente esperto di nulla e curioso di tutto.
Ti invito ad amirare la donna che non riesce a smettere di ridere nel bel mezzo del funerale. Spero che imiterai la noia altezzosa dei bimbi imbronciati ai matrimoni.
Ti auguro giorni di silenzi pensosi e pianti immotivati:
Apolitico e battagliero, innamorato e distante, premuroso e distaccato, ingordo ed intima luce che ispira ogni mio buonosenso, lussurioso e puro/
io ti vedo.
Inquina, distruggi, odia. Poi ricomincia: custodisci, cresci, ama. Esplora ogni centimentro del suolo e del mare, sei umile. Invidia la gioia degli atri nascosto dietro ad un peplo d’indifferenza. Sei superiore. Vorrei assistere con te al sorgere del sole, almeno una volta al giorno.
Non confidare nel tramonto ogni sera, non è certo che un giorno, sentendosi uno qualunque tra miliardi, decida ancora di scegliere le regole di quello passato. L’uomo esercita sulla natura una fascinazione mutevole, in un attimo Lei ci spazzerà via, disincantata.
Ti va di abbandonarmi da qualche parte, solo io e me?
Grazie per aver letto ‘Lettera’