Libertà di un pensiero

È incredibile come certe volte vorresti a tutti i costi non pensare a qualcosa e puntualmente non fai altro che pensarci.

È una domenica qualsiasi,

di un mese qualsiasi,

in una vita qualsiasi.

Sempre la solita sbronza che mi tartassa e che mi preme la testa fino a farmela scoppiare. Non un ricordo della sera precedente. Nessuna voglia di fare un cazzo eppure, in tutto ciò, trovo la forza di scrivere fottute pagine su ciò che mi passa per la testa. Vorrei scrivere di belle passeggiate nel parco in un caldo giorno primaverile ma ho il freddo dentro. Potrei scrivere di Schopenhauer, di Bukowski, di Dostoevskij ma nessuno capirebbe. Scriverei anche un racconto ma non so scrivere. È inutile quando i tuoi pensieri puntualmente si bloccano, si posano lì dove non vorresti: non hai scampo. Ed eccoti, ostaggio di un ricordo che ti appassiona e spaventa al tempo stesso. Ci sentiamo schiavi e ingabbiati nella nostra libertà di pensare...Schiavi di una libertà, questa è bella. Come se fossi impotente davanti alla forza della mente.
Creatura immonda, dea suprema.
Senza di essa penso non saremmo nemmeno umani; infondo, avete mai conosciuto un essere umano che non soffre? Un essere umano che non pensa? Che non sogna?
Beh io no.
O almeno, uno al di fuori di me.