Voci perdute

scritto da Roland DiTiz
Scritto 9 mesi fa • Pubblicato 9 mesi fa • Revisionato 9 mesi fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di Roland DiTiz
Autore del testo Roland DiTiz

Testo: Voci perdute
di Roland DiTiz

Sono cresciuto qui dove la strada curva stretto verso la roccia e le onde del lago dolcemnete raggiungono la riva.
Negli anni questa strada, una volta trafficata, è stata abbandonata per poi essere di nuovo utilizzata per svago.
Io sono sempre rimasto qui, immobile e cresciuto fino a diventare rifugio  agli uccelli, riparo e refrigerio estivo.  
Ascolto le strolaghe che con anatre e cigni si contendono piccoli pezzi di pane che qualche bambino ha gettato nel lago.
Un gabbiano garrisce mentre abilmente si muove nel cielo azzurro del giorno.
Amo il suono del vento che mai domo, scivola lungo la parete di roccia, si avvita e riscende per sollevare le foglie e increspare le onde.
Ascolto la gente, ne bramo le voci che dapprima son solo bisbigli ma, avvicinandosi, acquistano tono e, vita.
Risate, pianti, rabbia, disperazione hanno accompagnato la mia lunga vita.
Suoni che vivono un solo momento per poi spegnersi dispersi nel vento.
Voci perdute, suoni senza tempo per me, immobile dove la strada curva stretto verso la roccia.

Voci perdute testo di Roland DiTiz
4