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Questa non credo di avervela mai raccontata.
Fino ad un anno fa vivevo in un appartamento mansardato dove d'estate erano presenti ben 39 gradi.
No, non lo dico per enfatizzare o ingigantire qualcosa che mi ha fatta sentire a disagio. Erano letteralmente 39 gradi, testimoniati dal termometro appositamente comprato per constatare l'ovvio.
Quest'anno, invece, coccolata dal condizionatore, non posso lamentarmi. Sto bella fresca e la notte dormo da regina.
Prima?
Ah, che angoscia.
Dormire era un miraggio, fare la doccia del tutto inutile, perennemente a mollo nel mio sudore.
Lavarmi i capelli e non doverli asciugare era l'unica gioia. A passeggio a mezzanotte nel quartiere, solo io e il mio compagno. Nessuno in giro, tutti chiusi nel proprio fresco. Invidia.
Col tempo, ho addirittura sviluppato sintomi da disidratazione. E una forte paranoia, pensieri ripetitivi e ansiogeni. Sensazione di cappio al collo.
Ma no, sono troppo esagerata. Dai, poi passa.
Forse però era il caldo.