Amore e Morte ( Cronaca di un Addio )

Inattesi furono gli eventi
che all'alba di quel giorno
travolsero la vita mia.
I tuoi lamenti sempre più flebili
contenuti per mascherare il tuo dolore
si perdevano nel silenzio
della mia consapevole impotenza.
Dalla rassegnazione ormai vinta
gli occhi tuoi mi imploravano
affidandomi la tua fragile vita,
ma illusoria si rivelò la mia promessa
di proteggerti nel tuo cammino
poi che nessun rimedio seppi trovare
per contrastare la tua iniqua sorte
da Altri inconfutabilmente già sancita.
Il forte abbraccio con cui ti strinsi
non valse a trattenerti a me unita:
altre Forze oltre il mio potere
sprezzanti dell'umano dolore
decretarono la nostra separazione
e con repentina azione ti strapparono
dallemie impotenti braccia.
Poi un'angosciosa lontananza
avvolta da una cortina di silenzio
finché nello sconforto non fui raggiunto
dalle tue ultime accorate parole:
" Non piangere per me ".
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Serena riposavi quando ti rividi
immersa nell'eterno torpore,
dall'onere della vita non più gravata.
A te accanto a lungo mi trattenni
e tra le lacrime incontenibili ti parlai
senza mai esaurire le parole.
Sul mio animo gravava il fardello
di tutto quello che avrei voluto dirti
e che in una vita non ti avevo detto.
Tu mi ascoltavi e non rispondevi,
ma nel mio profondo sentivo
la tua anima aperta accogliere
tutto ciò che dal mio petto effluiva.
Ripercorremmo insieme una vita
finché dovetti dirti " Addio "
...poi di colpo calarono le tenebre
e il mondo intorno a me scomparve.
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Le tue sembianze nel tempo si dissolveranno
ma intatta per l'eternità rimarrà la tua anima
e l'amore che in vita indissolubilmente ci aveva legato
ignorando il tempo oltrepasserà il valico della morte
e nella trascendenza ci riunirà per sempre.
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Pur se dal mesto uffucio non può esimersi
poi che dal Supremo le fu assegnato
grave è l'ingiustizia perpetrata dalla Morte
quando smembra due vite alle radici congiunte,
ma la terrena ingiustizia sarà riscattata
dalla supremazia illimitata dell'Amore
nella sua dimensione trascendentale.