Qualcosa non va in questa finta realtà

scritto da fabio b
Scritto 6 mesi fa • Pubblicato 2 mesi fa • Revisionato Un mese fa
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Autore del testo

Immagine di fabio b
Autore del testo fabio b
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So che è difficile, trasformare una vita cementata nell'abitudine, ricominciando da capo.Ma si intraprende un'avventura così,quando tutto è andato male.Cosa può succedere di peggio quando già va tutto male?Da una canzone Rap.
- Nota dell'autore fabio b

Testo: Qualcosa non va in questa finta realtà
di fabio b

Non puoi farmene una colpa
a forza di star male ti ci abitui un poco per volta,
impari ad apprezzare il niente che ti avvolge come una ragnatela
e scordi il ragno che ti mangerà.
Tu mi hai salvato la vita si ,ma mi hai distrutto un pezzo alla volta ,senza dubbi di sorta,
è questo che più fa paura nella persone come te ,
il distacco l'indifferenza ,
il triage senza vera urgenza .
La fredda capacità di fare quel che si crede giusto senza pensare
che forse prima di amputare si può tentare di curare .
Questa è la nuova filosofia delirante dilagante imperante ,
tagliare amputare resettare ,
nessuno è indispensabile neanche tu
che ti credi così speciale ,tagli e ragli accecato dai tuoi abbagli
magari domani tocca a te .
Ma la verità non esiste in natura
non esiste una cura
che poi, non è che l'abbiamo tanto cercata ,
i più han detto fatica sprecata
se posso faccio fare agli altri la scelta sbagliata .
Ma gli altri siamo noi ,
lo dimentichiamo o facciamo finta ,per opportunismo o per indifferenza
ma è questo quel che resta del giorno .

Giornata senza inizio né fine non è più inverno non è primavera
ma la notte è sempre inferno.
Inizio a pensare che più cadiamo, più vogliamo scavare ,
non c'è fine al dramma di queste fiamme che non scaldano
bruciano tizzoni morenti come fiori nati nella sabbia ,non c'è più acqua nei nostri amori .
Il cielo è una pellicola strana , già vista ,niente di nuovo ,nessuna conquista
fa freddo dentro e fuori di me .
Non si direbbe guardandosi in giro
alla gente basta e avanza vivere con niente ,
come dare torto a chi si accontenta
una giacca leggera, fuori stagione
senza una buona ragione ,e poi ridere di te ,
per non morire ancora no ,meglio prigionieri di un falso sogno
per sorridere dannati all'avversa sorte .
Ladri di biciclette ladri in lutto di tutto ,
non ci resta nulla a parte falsi bisogni
in fondo è già tutto così difficile
fingere, scegliere, vivere .
La consapevolezza di aver fatto volutamente la scelta sbagliata
a volte ti rende invincibile, non è questione di empatia cognitiva ma di cecità collettiva .

Eppure a te va tutto bene così com'è,
pochi dubbi ,oggi uno meno di ieri ,non ci han venduti ci hanno solo prestati ,
clemenza a voi giudici e giurati
siamo solo stati depistati le ragioni sembravano buone
ma il risultato non è certo un miracolo, anche se siamo tutti inginocchiati .

Ma qualcosa non torna, c'è sempre un se ,
una pasticca che non va giù , a volte le certezze vacillano ,
quel poco che sentì arriva al cuore, e non ci stai dentro più.
Da troppo ormai non mi convinci, io non ci sto ,
mi allontani, mi respingi, io sono il tuo dubbio, chiudimi pure la porta,entrerò dallo specchio dei tuoi perché.
Non ho voglia di convincerti , non ti cambierò per niente, se non ti aiuti un po',
se non ti svegli moriremo in quest'ultimo assolo .
Manca spesso la voglia di tentare ,di cambiare, ma accettare non si può.
Questa vena di onesta follia colpisce tanti
già da un po' c'è nell'aria un senso di precarietà ,
un mancato equilibrio sulla realtà ,
un distacco della spina radical chic ,o forse è bruciata davvero la centralina,
fatto sta che siamo sempre più soli , disadattati, sempre meno informati ,molto disorientati,
incubo atomico vagante nella semplice complessità delirante ,
sistema disgregato dissentente, disinteressato alla sorte della gente .
Vedo ogni intimo sintomo in te ,sintonia dicono si chiami, e lo so ,
capisco bene il disagio ,lo smarrimento la follia, i tuoi perché ,
ci sono passato
alla fine vorresti dirmi come tutti di no ,
che sbaglio ,che vivo in un abbaglio ,non vedo la realtà .
Poco convinto però , quel tarlo nelle mente non ti fa dormire
cosa sono quei i simboli che indicano
chi può e chi no .
Non è questa la verità, noi possiamo essere liberi se solo riusciamo a pensarlo ,
a convincerci che possiamo farlo , ora adesso o mai più.
Per scrupolo dubito spesso ,anche adesso che ti parlo
l'unico modo che ho per dimostrarti che esistiamo di riflesso è guardarmi ora adesso ,
compiere la scelta volutamente sbagliata ,quella sconsiderata controcorrente sempre ,
scrivere di un'alternativa è la scelta scellerata , ma obbligata ,e lo so
ho sempre disobbedito e disobbedirò tu guardami sbagliare ed io esisterò.

Spezza ora il filo che non vedi e ti frena solo un po',un passo in più per infrangere totem e tabù.
Se vedi la bugia mi devi credere almeno un po' ,
, un metro d'aria poco di meno niente di più.
Non mettere in dubbio quel poco che ricordi, le inadeguatezza che hai ,
i dubbi sotto la cenere non si sono spenti mai .
Non è più tempo di rivoluzioni ma di sopravvivenza .
Ce la faremo non lo so ,
ma tentare è più di una scelta
è un obbligo ,
non possiamo accettare di morire così, senza tentare di vivere .
Spesso vado in affanno ,ma so bene cosa non voglio ,quel che non va
tu non mettere più in dubbio
quel poco che mi resta quando finisce il giorno
l'unico valido motivo per non morire ancora .
Quello che voglio è ben più di un sogno
la possibilità di vivere e da uomo ,nato libero ,non schiavo.
La libertà con cui sono nato ,che mi hanno depredato
un mio diritto per nascita, innato ,come la ricerca della verità ,
l'unica ragione per vivere e combattere adesso
è poter morire in un mondo che riconosca di nuovo
il diritto di sognare e aspirare alla felicità .


Qualcosa non va in questa finta realtà testo di fabio b
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