Contenuti per adulti
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Sputi profumo
da finti petali,
arrotolata nel tuo
velluto plastico
come una diva in coma.
Hai labbra da giardino tossico
e spine troppo educate
per pungere davvero,
sfiori solamente,
ma lasci infezione.
Ti credi sogno
mentre annegavi nei fumi
di un narghilè rotto,
rossa di rabbia muta
senza terra né sole.
Nel tuo stelo curvo
dimora la pretesa,
una supplica che finge
di non chiedere nulla,
ma ruba tutto.
Ti vedo nei quadri storti
appesi nei sogni malati
dei poeti a metà,
mentre versi lacrime di trucco
su uno specchio narciso.
Eppure danzi,
regina del nulla,
con la grazia finta
di chi si sa marcia
ma si vende come fiaba.
No, non sei tempesta,
sei la sua caricatura:
una pioggia senz’acqua,
un lampo con la lampadina
fulminata.
Sfiorisciti pure,
nell’applauso cieco degli insetti,
nel silenzio che odora
di polvere e arroganza.
Non sei bellezza,
sei la sua parodia.