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SAN FRANCESCO PARLAVA CON GLI UCCELLI
Un bel usignolo
fuori dalla mia finestra
penso parli all’Universo
credo ringraziando
per essere nato
non so di preciso
se usignolo
o cardellino
sono un cittadino no contadino
e abbastanza ignorante.
So che fischietta
lo sento di sera
dà la buona notte
a tutto e a tutti
con molta creanza
con canto o dire fischietta
forse è un fringuello
il volatile non si vede
Giotto li ha dipinti
e si capisce bene.
Comunque sia il volatile
triiji giiiihk friiih
krjji
mi sembra di capire
questo linguaggio
fatto tutte le sere
al tramonto
briiijhh
driiiojjjj
tra un volo e l’altro.
Non c’è nessun uomo
che sappia fischiare come te
la Luna piena sta viaggiando
molto bassa da sinistra a destra
sembra insanguinata
ho gli occhiali per scrivere
la vedo il doppio
triiijjhhiiii
ggreeeeiii brrriiiljjjjjjj
so che stai omaggiando anche il satellite.
Sono le cinque e venti
venerdì 13 giugno è l’alba
ho messo il mio orecchio bionico
sento lontano i rumori umani
distintamente già i canti sento
degli amici tuoi volatili tutto il giorno
trrriiijji
grreiijgh
piiiiiiiiir
jjjiiirn.
San Francesco parlava con gli uccelli
provo a capirli anch’io
sento che ringraziano la natura
certamente non sono un santo
né ci tengo ad esserlo
bisogna avere il gusto del rifiuto alla vita
voglio restare su questo globo il più possibile
poi passerò direttamente ad altri tempi
in cui non ci saranno più numeri
non avranno più valore.
Di fronte all’eternità
matematica diventa inutile
siamo forza del destino-energia
siamo impegnati conoscere l’astrazione
siamo felici e consapevoli essere universo
ciijipi
ciiijjop
i volatili volano
io continuo ad ascoltarli
in questa meraviglia di canto.
Pasquale Raffaele D’Orlando
14/6/2025