Chandelles

scritto da DoppioCuore
Scritto 4 anni fa • Pubblicato 4 anni fa • Revisionato 4 anni fa
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Testo: Chandelles
di DoppioCuore

“Chandelles”
così si chiamava, perché era la luce di quella candela a portarli la tutte le sere e con il spegnersi del suo ultimo barlume era la che i loro sogni riposavano.
Il luogo dove la realtà finisce e incominciano i nostri sogni e i nostri desideri.
Io sono Angus e vi porterò nel profondo delle loro anime........... ma ora sognate perché sto per guardare anche nelle vostre.........

L'acqua fresca sul viso cominciava a risvegliare i miei sensi, il torpore del caldo giaciglio andava via via dando spazio ad una frizzante energia che pervadeva il mio corpo ancora nudo.
Un tiepido raggio di luce entrava in quella piccola stanza delineando forme e colori che sembravano riprendere vita. Era l'alba e mi apprestavo a ricominciare una giornata piena di odori e sapori, felice di scoprire quali pensieri avrebbero attratto la mia mente di li a poco.
Guardai un po' fuori da quella piccola finestra che dava sulla vallata, il raggio di sole riscaldava il mio viso e una lieve folata di brezza faceva rabbrividire piacevolmente il mio corpo, era il profumo della vita che rientrava in me dopo che la notte l'aveva sospesa nel suo oblio.
Mi vestii con calma e scesi in strada per cominciare la mia giornata.
Percorrevo sempre il solito pendio che mi portava alla mia locanda e mi compiacevo nel vedere i soliti rituali di ogni mattina.
Nel vicolo il gatto ramato prestava attenzione alle cure del risveglio osservandomi con noncuranza.
Il profumo dell'erba bagnata dalla brina pervadeva il mio olfatto e i riflessi sulle case destavano il mio sguardo. La piacevole fatica di quella salita ridava forza al mio corpo e la mia mente già giaceva nel seno di mille fantasie leggiadre.
Ora il profumo del pane appena sfornato apriva il mio stomaco e come ogni mattina decisi di fermarmi per dare soddisfazione al mio gusto e al mio olfatto.
Poche piacevoli parole scambiate con il panettiere è già riprendevo il mio cammino.
In cima alla salita lei era lì, la mia candela era lì è quel raggio di sole sembrava aspettasse solo di accenderla, di darle vita e con lei dare vita ai miei sogni e quelli di tutti coloro volessero portarli li da lei. Entrai dal retro come facevo di solito. Passai velocemente la cucina per arrivare alla sala e li la mia mente ripercorse piacevolmente i momenti della sera precedente. Un sorriso comparve nel mio volto, quel profumo di legna bruciata nel camino, il calore che emanava ieri sera e il ricordo di quel sorriso, quel viso semplice ma così perfetto e il suo parlare gioioso di cose senza capo ne coda ma che ti trascinavano nella sua anima. Ero pronto per una nuova giornata.........
“ma ora voi sognatori tornate a dormire è ancora presto, che i vostri piacevoli ricordi possano farvi ancora compagnia per un po..........”
Chandelles testo di DoppioCuore
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