Contenuti per adulti
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Dove ci porterà….
Il senso delle cose esiste? Il tutto esiste?
La vita che percorriamo è un incedere ciondolante, verso una meta reale….verso una
meta?
La vera fine sono l’egualità dei giorni, spengono l’anima, le monotonie, le situazioni
ripetitive, i discorsi sterili volti a rincorrere l’ organizzazione del fare. Ma fare cosa?
Andare dove?
La meta è solo un’ ostacolo per volere un’altra meta, per vivere frustrati nell’
affannarsi a rincorrere la meta.
La vita senza meta, la vita aperta, libera la vita…..è oggi, adesso in questo momento.
Assaporare ciò che sei ora, riconoscere che tu esisti ora non domani. Domani non
c’è se non esiste ora.
Pensare, vivere ed agire solo per la meta è non vivere, è essere costantemente in
affanno, senza respiro, senza gioia, senza essere più capaci di amarci. Impara ad
amarti oggi.
Assapora il momento, osserva ciò hai intorno non quello che speri ci sia oltre la
collina. Cammina fino alla cima vivendo ogni passo senza agognare la vetta, allora
sarai soddisfatto e non cercherai un’ altra vetta. Il tuo cammino ti avrà riempito la
vita.
Bisogna rallentare questa vita frenetica. Siamo tutti schegge impazzite che
rincorrono contenitori stracolmi di cose effimere. L’ effimero è importante è vero, ci
allieta e sollazza ma va dosato. Invece ne siamo sommersi e ciò alla fine ci soffoca.
Quello che dovrebbe distenderci e divertirci, diventa ansiogeno, lavorativo.
Rincorriamo il momento senza godercelo e alla fine lo perdiamo e invece di
arricchirci ci stressa e ci ritroviamo stanchi, oberati da cose superflue, alcune
piacevoli certo ma che perdono la loro piacevolezza perché troppe e troppo veloci e
più ne abbiamo più ne bramiamo e di nuovo corriamo per stare al passo e di nuovo
ci ritroviamo stanchi e di nuovo ci sono scivolate via. Ci friggiamo il cervello per i
troppi stimoli, crediamo di avere bisogni che in realtà non esistono. Crediamo di
dover essere come gli altri ci vedono, crediamo di doverci comportare come gli altri
si aspettano. Crediamo in un sacco di cazzate e non siamo capaci di credere in noi
stessi.
E viviamo ancora in affanno, in ansia, in timore. Viviamo male…..non viviamo
affatto….esistiamo.
La vita resterà sempre un mistero e arrovellarci sul perché e per come ci fa solo
male, lo so, non avrei scritto queste parole, ripetitive, ripetute, sicuramente
scontate. Però la teoria è facile.
C’è bisogno di fermarsi per ricominciare a camminare, un passo alla volta,
conoscendo il movimento del piede che lentamente poggia sul terreno che si rialza
per un altro passo e tutti i sensi si inebriano di ciò che realmente è vita.