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Odio le emoticon,
quel sorriso rotondo che non sa di niente,
quel pianto disegnato che non bagna,
quel cuore che pulsa ma non sente.
Sono maschere di pixel,
prigioni di emozioni finte,
specchi freddi
che non riflettono mai l’anima.
Dove sono le parole?
Le pause che tremano,
le virgole che inciampano,
i silenzi che urlano verità?
Un'emoticon non sbaglia,
non trema, non vive.
Ma io voglio errori,
voglio mani che scrivono
e cuore che sbatte tra le righe.
Odio le emoticon
perché sono tutto ciò che non sono:
una vita in due punti e una parentesi.