Figlia del tuo tempo

La tua pelle si è fatta sottile

come l’involucro del mio cuore 

che reprime il pulsare pungente 

di un’emotività nascosta.

maestra nei monti,

vento devoto e sasso incrollabile

dalla vita ricca e totalizzante.

Tu, modello di integrità

pascente di santo verbo 

e santa, se pur terrena quiete.

hai generato menti candide e sapienti,

degne della tua saggezza e resilienza,

che è insita nel tuo essere e nella tua luce:

svincolata da sforzo o pensiero alcuno. 

Ora che la tua pelle si è fatta sottile,

ripenso al germogliare della tua casa,

delle tue parole,

dei tuoi gesti. 

rivivo la freschezza delle tue fragole,

il profumo delle tue margherite,

i pasti misurati e raggianti

al sapore di primavera.

Ma ora che la tua pelle si è fatta sottile,

origlio i bisbìgli di una narrazione di inibizione;

di annichilimento di potenziali prospettive.. 

in nome del “Credo”. 

Con il cuore pesante:

So che per me non hai provato amore.

mi hai degnata di briciole di attenzione,

che dissimulavano

l’avvertimento dell’eccedente;

dello sbagliato;

dello sconveniente.

semplicemente Inconciliabile con tutto ciò 

per cui da sempre consacri la tua “animam”.

E così il vento che ho portato,

il respiro che io stessa sono,

ha ancora una volta rannuvolato il cielo..

facendomi sentire 

come adombranti cumuli. 

Ora che la tua pelle si è fatta sottile,

scopre i lividi dei tuoi anni.

così come quelli,

del mio insanabile senso di colpa.