Notifiche che sanno di poesia

 Notifiche che sanno di poesia

Categoria:
Poesia contemporanea

Introduzione:
In un mondo digitale fatto di notifiche e avvisi, mi sono chiesto: e se ogni messaggio fosse un frammento d’anima, una strada che abbiamo percorso o solo sfiorato? Questa poesia nasce leggendo i titoli degli autori che seguo, ma è diventata una riflessione più ampia: sulle vie della vita, sui passi che lasciamo e sulle emozioni che bussano, silenziose, tra un clic e un ricordo. Commentate se anche voi avete mai sentito il peso (o la carezza) di una semplice notifica dell’anima.

Mi sveglio in un mondo fatto di messaggi,
dove la poesia bussa con dita leggere,
tra un “NUOVO” che brilla come un miraggio,
e voci che arrivano lente, sincere.

La pietà del falco mi taglia il respiro,
con ali di orgoglio e sguardi di pietra.
Ricordo di una culla vuota
è un passato che bussa, una voce segreta.

Divertissement, gioco triste e dolce,
scherzo di vita con maschere stanche.
Nessuno è indispensabile!
ma tutti lasciamo impronte sulle panche.

Una Thorny Rose graffia i pensieri,
nel giardino nascosto del mio petto.
Quel momento dell’estate
mi resta negli occhi, come un vecchio affetto.

C’è l’Odore della neve anche d’estate,
quando i pensieri gelano piano.
La paura mia nemica
è una strada che ho scelto, tenendole la mano.

Ogni titolo è una lanterna sospesa,
un frammento d’anima che mi visita.
Tra Zaffiro, Rimedio, Puliatti e Rapacciuolo,
vedo le mie vie, quelle perse, quelle intraprese a metà.

Warm temperatures, Il volo della gazza,
sono capitoli di un libro invisibile.
E noi, lettori e fragili passanti,
cerchiamo storie che ci rendano invincibili.

Forse ogni notifica è una scelta mancata,
un sentiero non preso, un amore lasciato.
O forse è solo vita… che torna a bussare,
con la dolcezza lieve di un passato amato.

Non cancellate quelle notifiche lievi.
Lasciatele lì, come pioggia sottile.
Sono poesie travestite da avvisi,
sono emozioni… che chiedono di uscire.

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