Amico

scritto da Allan Lewis
Scritto 4 mesi fa • Pubblicato 4 mesi fa • Revisionato 4 mesi fa
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Autore del testo Allan Lewis

Testo: Amico
di Allan Lewis

Ehi, tu!

Si tu, proprio tu. Tu che stai leggendo. Dai, hai capito! Hai capito bene. Mi sto rivolgendo a te, si proprio a te che sei lì ad osservarmi proprio ora.
Su sveglia!
Ti è mai capitato leggendo che ci si rivolgesse proprio a te, non al lettore intendo, ma proprio a te direttamente? Sembra strano vero? Com’è? Che sensazione stai provando? A cosa stai pensando? Sei spaventato o ti stai facendo due risate? Forse ti sei arrabbiato!
Guarda che, se fosse, c’è poco da ridere, o da essere incazzato, davvero!
Sembra una stupidaggine, una cosa così, una burla, uno scherzo, parole buttate lì tanto per, magari pensi che lo stia facendo per attirarti o per sorprenderti, ma non è così amico, credimi. Puoi starne certo, non stavolta. Stavolta ti voglio qui con me. Stavolta non puoi permetterti il lusso di star dall’altra parte, beato e comodo, spensierato ed annoiato, magari pure un po’assonnato. No, mio caro, non oggi.
Oggi mi servi e non puoi startene là fuori, non potrai tirarti indietro nemmeno volendo. Nemmeno se adesso chiudessi e smettessi di leggere. Nemmeno se lo inchiodassi e lo incendiassi, se lo sminuzzassi in piccoli pezzi per poi buttarlo nella spazzatura. Ormai sei mio. Ti ho voluto, ti ho desiderato, ti ho cercato ed attirato e adesso sei tutto per me. Finalmente!
Inizi a capire? Cominci a comprendere ora? Hai capito chi sono? Senti quella stretta alla bocca dello stomaco e quel calore che cresce nel basso ventre?
Forse è davvero la paura. Posso sentire ciò che provi fin qui, ogni tuo brivido e palpito mi arrivano come vibrazioni latenti. Ti sento, ti percepisco.
Ma non temere, non andartene, aspetta ancora. Dove sei? Perché ti sei fermato? Ti sei voltato? Chi cerchi? Resta, fidati di me, ne hai bisogno.
Cosa fai, ci stai ripensando? Vuoi smettere!
lo sapevo, scappi! Stai pensando di sganciarmi, di scappare, non è vero? Ammettilo dai, non c’è da vergognarsene. Al tuo posto forse farei lo stesso. O forse invece no!
Sei proprio un codardo, un fifone del cazzo. E comunque, non serve a niente, te l’ho detto. Ti ho preso, ti ho catturato, sei nella mia rete e non puoi sfuggirmi.
Vedi che sei ancora qui, che non te ne vai. Che ti dicevo…non puoi andartene.
Vuoi vedere dove voglio andare a parare, giusto?!
Ecco perché rimani; ammettilo! Ti ho scoperto. So come ragioni e cosa pensi, e sai perché lo so? Perché so chi sei, perché ti ho scelto, te l’ho detto!
Sei ancora qui perché non capisci. Non capisci e ti incuriosisce. Poco fa hai provato un brivido, lo so, l’ho percepito, ma non l’hai ascoltato. Hai avuto un brutto presentimento, come se ti stessero spiando, come se ti fossero entrati i ladri in casa, ma l’hai scansato.
Ti sembra una cosa ragionevole quella che stai facendo? Perché sei disposto ad assumerti questo rischio? Chi te lo fa fare? Perché continui ad addentrati in questa faccenda se provi paura nel farlo? Smettila! Smettila subito!
Falla finita ora prima che possa essere troppo tardi, ascoltami.
Provaci almeno, fai un tentativo. Butta tutto, sbarazzatene adesso.
Tutti pensano: “Cosa vuoi che mi accadrà? Cosa potrà mai succedermi?
Lo so è così, lo pensate tutti. Lo pensate tutti, sempre fino alla fine, fino all’attimo prima di pentirvene poi per sempre. Lo so! L’ho già visto non sai quante volte, amico. Eppure, non cambia mai. Finisce sempre alla stessa maniera. Stesso finale tutte le volte: voi che vi disperate ed io che muoio dalle risate.
Io ci ho provato, ci ho provato davvero a dirti di smettere, e tu mi sei da testimone in questo, o mi sbaglio? Quante volte ho tentato di salvarti? Arriverà il momento che dovrò smettere, prima o poi, forse prima di quanto immagini amico mio.
Però devo ammettere che stavolta ho trovato quello giusto, tu mi piaci, credimi se te lo dico, non mi capita spesso di incontrare uno come te, forse per te potrei anche fare un’eccezione; ma, chi sa, forse con te potrebbe anche andare diversamente.
Dimmi la verità, tu ti senti diverso da tutti gli altri vero? Pensi di possedere un dono nascosto, di essere migliore di loro, di avere una marcia in più, non è vero? Ma io ti vedo, ti percepisco. E sai una cosa? Caro amico, sappi che, se sei ancora qui non è affatto così, sei certamente come tutti gli altri, tutti quelli passati prima di te.
Mai una volta di trovare qualcuno che ci provi davvero a smettere, ma pensa te che disgrazia di lavoro mi sono scelto. Tutti che vogliono giungere al traguardo, tutti che vogliono arrivare sul ciglio del burrone per poter dare un’occhiatina giù nel precipizio. Nessuno che si accontenta di tirare il freno e scendere alla fermata prima. Chissà che pensate ci possa essere di così importante da scoprire, Io proprio non vi capisco.
Sei curioso amico, incredibilmente curioso e avido, impaziente e stolto, stupido e incosciente come tutti gli altri?
Il dramma vero, il dramma che sta per compiersi, non è nulla in confronto alla tua stupida curiosità, quella sì che deve far paura sul serio; l’assurdità vera è che nemmeno te ne rendi conto. Se adesso fosse giunto il momento; se ti dicessi che sto per annunciarti quel che sta per capitarti, se ti confessassi che sto per pronunciare parole che una volta udite di cambieranno per sempre, mutandoti a vita; piccole parole che sconvolgeranno te e la tua serenità per l’eternità, o forse non per sempre, ma per un solo istante infinito, o forse non infinito, ma il giusto per guastarti la giornata, e che avresti potuto risparmiartele, che hai ancora un’ultima possibilità di ritirata prima di udire ciò che mai hai trovato scritto; parole che una volta comprese capovolgeranno il tuo mondo, così tutto per te non avrà più lo stesso sapore e significato, che faresti?

Ti lascio qualche istante per rifletterci su, pensaci bene, fai pur con calma…

 

 

 

 

 

 

 

Ah! Vedo che sei ancora qui.
Non demordi mica tu, dunque sei uno con le palle!
Beh, allora te lo meriti proprio, beccati questo Amico:

 

 

 

 

 

 

Ti voglio bene

Amico testo di Allan Lewis
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