Una sensazione strana, una situazione strana, un ristorante, io e l’altra me al tavolino, con un bel calice di vino, rigorosamente rosso, un paio di cuffie e ci rifiutiamo di sentire le voci della gente che parla, parla, parla, non smette mai.
Una sensazione strana, quella di sentir di voler cambiare tutto, ma nello stesso tempo provare ancora così tanto amore misto a rabbia, poi però penso che è l’ennesima stessa situazione, io in bilico, tra lo scegliere di stare male con amore o stare bene e recuperare l’amore per me stessa.
Penso che sia si, difficile sopportarmi, amarmi, apprezzarmi così contorta, paranoica, a volte contraddittoria, ma non è mai difficile lasciarmi, anzi facilito sempre gli altri, incassando, parola dopo parola, comportamento dopo comportamento.
Non sono una vittima, ma neanche una carnefice, semplicemente a volte l’amore non basta, sopratutto quando quell’amore si trasforma in distruzione, così distrutta da farmi sentire inutile, debole, spenta.
Ci ricasco, ci ricasco sempre, non imparo mai e ‘ci vuole per te’, mi rimprovero, ai primi sintomi non devi sopportare, devi voltarti e andartene, ogni volta speri sia sempre meglio, ma non è così, niente migliora quando la natura è quella, punto, mettitelo bene in testa.
Non ci sono soluzioni, il mostro lo intravedi e poi di colpo lo vedi, così nitido e chiaro, ad un certo punto non ti fa neanche più paura, ti rassegni, sei K.O, sei in game over.
Salvagente. testo di Aliena umana.