Il mio pessimo umore

scritto da FoLLiA
Scritto Un anno fa • Pubblicato Un anno fa • Revisionato Un anno fa
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Autore del testo FoLLiA

Testo: Il mio pessimo umore
di FoLLiA

Questa mattina mi sono svegliata di pessimo umore, agitata, nervosa.

Dico di non saperne il motivo, ma mento perché lo so benissimo. Ieri mi ha scritto, lui. È incredibile come la cosa mi destabilizzi così tanto. Mi manipola, so che mi manipola e glielo lascio fare. Appena sente che sta perdendo il controllo, ritorna ed io stupida pur sapendo benissimo che è così ci casco.

Questa mattina mi sono svegliata di pessimo umore, agitata, nervosa.

E la cosa non ha fatto altro che peggiorare. Perdo il controllo delle mie emozioni, sono confusa e non razionale. L’unico modo che conosco per riprendere il controllo è il sesso. Da sempre uso il sesso come espediente per recuperare il controllo perso.

Ed è proprio in questo momento che appare lui, il ragazzo che mi ha fatto perdere la testa e io nemmeno me ne sono accorta. È bello, con i capelli curati, il fisico degno di un bronzo , e quel sorriso che sembra invitarmi a sedurlo.

“Ciao! Fatte le ferie eh?!” Dice sorridendo, con fare gentile.

“Ciao, in realtà no, ma se non sbaglio sei tu che sei andato in vacanza! Zante vero?!” come se non avessi  passato una settimana a guardargli le storie…

“Si , bellissimo! Come stai?”

“Passiamo alla prossima domanda” Lo seguo verso la macchinetta del caffè (lui fa la manutenzione ogni 15 gg  e io mi ritrovo come una ragazzina con la sua prima cotta, ad aspettarlo !)

“no come mai? Che succede?” Chiede curioso e quasi fermandosi.

“Non saprei come spiegarlo..” dico di getto.. “Provaci” dice lui.

“Mi ha scritto il mio ex, mi fotte il cervello. Mi manipola ogni volta che perde il controllo su di me. E poi lo perdo io, il controllo! E resto confusa per giorni.. ho la stessa maturità emotiva di un bambino di 4 anni, è frustrante.”

Lui, si ferma e mi ascolta incuriosito, è stranito dalla facilità con cui mi sono lasciata andare.. “….l’ex, già porta guai la parola” dice cercando di sdrammatizzare “Lo so! Io.. non chiedere lascia perdere rischio di idre e fare cose inopportune” dico quasi pentendomene all’istante.

“Tipo?” non doveva dirlo. Nel mio cervello scatta la scintilla, lo voglio. Mi farebbe riprendere il controllo che ho perso.. è il mio sesso!

“Meglio tu non lo sappia” dico sorridendo a mia volta. Lui però sembra non voler demordere e infatti esclama “no adesso sono curioso!”.

Eccolo, il punto di non ritorno. Mi ritrovo senza nemmeno accorgermi a spingerlo contro la parete . La mia mano sul suo petto sente i suoi muscoli tesi sotto la maglietta fine , mi eccito. Lui non si muove, è pietrificato, non se lo aspettava. Guardandogli le labbra sussurro “Il controllo lo riprendo con il sesso…”.

Lui è senza parole e forse in imbarazzo, ma non mi sposta e non dice nulla. Per un secondo resto  lì, ferma in quel mondo fatto solo di due corpi e calore. Poi mi allontano lentamente e con un sorriso gli dico “spero sia stata chiara” . Lui stavolta sembra aver ripreso coscienza e dopo essersi schiarito la voce “chiarissima. Io…” . Io prendo la palla al balzo e cambio discorso “ mi faresti un caffè?” “si certo!” capendo che stavo cercando di togliere l’imbarazzo creatosi.

Dopo pochi secondi di silenzio in cui lui continua la manutenzione, mi porge il caffè. Lo prendo, sfiorandogli la mano, e lui mi fissa “Sono sconvolto. Mi hai devastato.”. Sorrido . “Per così poco?! Dai che ora hai due settimane per riprenderti”.

Riprende fiato e continua “Senti.. vorrei sapere di più su questo modo di riprendere il controllo..” Credo che il mio cuore abbia saltato qualche battito.. continua “facciamo così.. ti lascio il mio numero, se mai volessi offrirmi una spiegazione più approfondita..”

Io porgo carta e penna, e lui scrive. Prendo quel foglio e lo metto nel reggiseno, facendo in modo che lui guardi ogni mio movimento, che di certo nota perché  si irrigidisce di nuovo. Lui prende le sue cose e ci spostiamo al furgono dove di solito mi lascia qualche merendina. “ Tieni, oggi ti vizio più del solito” porgendomi 2 kinder cereali e una bottiglietta di estathè alla pesca.

“Sono felice grazie!!” E gli rivolgo lo sguardo da bimba soddisfatta di questo regalo prezioso! Esitiamo entrambi un attimo prima di salutarci, e lo guardo uscire dal cancello che si chiude dietro di lui, lasciandomi di nuovo sola con la mia confusione e il mio pessimo umore.

Il mio pessimo umore testo di FoLLiA
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