Fuori dal pozzo

ok..ok..si lo so, è tutto un panegirico questo scrivere,
questo sillabare,
infondo aspettiamo le briciole nel pozzo.
dentro il pozzo, diventiamo così vanesi,
arrivando anche a pensare
che non esista altro cielo diverso da quello del pozzo.
e poi c’è tutto uno scibile di sapere,
di sentimenti dentro il pozzo,
preghiere dal pozzo anche, sogni nel pozzo,
il nostro lercio gioco dentro il pozzo.
vedi questo non è scrivere cara ombra informe,
questo non è sapere,
questo è il fondo di una bellissima città esistita, si, si, esistita realmente,
non come questi nomi, cifre, epitaffi che noti dentro il pozzo,
non sono altro che il segno di una vana esistenza all’ interno,
non credi?
passa un po’ la mano qui, senti il mio cuore? lo senti?
E come fai a sentirlo? il pozzo ci ha preso tutto,
quando lui vuole, ci parla del nostro cuore,
ora non possiamo sentirlo, tutto annullato, cancellato, come la vita
…dai, non stare ad ascoltarlo, adesso arrampichiamoci,
cerchiamo di andarcene finché siamo in tempo, tentiamo una fuga…si, fuori dal pozzo.