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LE UTLIME SIRENE D'AUTUNNO
La terra è gialla di foglie cadute.
Illuminato dagli ultimi raggi
d’autunno morente fisso più in là
la terra nuda, inaridita, fredda.
Un pettirosso è immobile, assorto
rivolto al sole. Lui ed io, entrambi
persi nei fasci solari, impotenti,
avvinti da introvabili voci
forse sirene di un mondo agognato.
All’improvviso l’incanto svanisce
col becco afferra la testa di un verme
spegnendo vita privata di luce.
Poco distante riavverte una voce
e ancora immobile fissa la siepe.
Forse intravede oltre a quella barriera
spiriti immani, richiami divini?
Una promessa di cibo infinito?
Io non comprendo il suo mondo animale
lui si rivolge ad un cosmo più vasto
senza svelare ad alcuno i segreti
inaccessibili all’uomo e al suo male.