Il giorno d’inverno.

scritto da Oldman61
Scritto 3 mesi fa • Pubblicato 7 giorni fa • Revisionato 7 giorni fa
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Dal languore dell'inverno e la quiete del mare, si leva la "vampa" interiore: l'elogio della forza d'animo che "mai doma", non smette di cercare la sua rotta.
- Nota dell'autore Oldman61

Testo: Il giorno d’inverno.
di Oldman61

di breve giorno è l’inverno,
un molle raggio che non schiara,
qual brace spoglia di favilla,
arde il sole in plumbeo cielo.

sotteso ad esso il mare langue,
non leva un’onda in tanta quiete,
lo alita sommesso il maestrale,
che soave, culla i barchini.

fiacco pare or scorra il tempo,
quale rio vicino alla sua foce,
sì flebile fiamma che declina,
che il fulgore si fa vestigia.

eppur la vampa non sgomenta,
s’innalza acuta e non vacilla,
cerca strada quel filo d’erba,
come il gabbiano la sua rotta.

chiede asilo l’anima mia,
che curar possa le ferite,
ma non s’arrende, e pur si desta,
a nuovo volo essa s’appresta.

di volteggiar non è mai doma,
nell’aura aulente dei sospiri,
e se morire pure sarà,
mirando al cielo in alto avverrà.
Il giorno d’inverno. testo di Oldman61
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