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Delle volte ci potremmo ritenere incapaci di fare qualcosa, impossibilitati nell’apprenderlo o forse anche solo di effettuare una determinata azione perché bloccati dalla mente, o comunque da limiti interni e già definiti per ognuno di noi: quando, nonostante l’impegno, non riusciamo neppure ad eguagliare altri che invece sembrano proprio essere portati. Tante volte invece siamo noi che compiamo grandi cose e che ci abituiamo subito ad esse, eccellendo subito rispetto ad altri che, nonostante il tempo impiegato e la maggior esperienza, risultano meno abili di noi. Credo che tutto ciò possa attribuirsi alla mente in modo innegabile, ma non per i suoi limiti naturali, tutt’altro; siamo noi a porci questi limiti fin dal principio, o ad essere sicuri di una cosa e compierla perfettamente solo perché essa è indirizzata inconsciamente dai nostri pensieri. Ricordiamoci che spingendo la mente al limite, allenandola, sperimentando e credendo davvero di farcela, siamo capaci di fare praticamente quasi tutto, dall’inventare e creare, così come sfidare i limiti della genetica, di biologia, della fisica, come tante volte osserviamo in giro, di persona, o in televisione, in testimonianze video, documentari e altri media. Siamo dotati di una macchina perfetta, o quasi, che ovviamente presenta i suoi difetti, ma che d’altro canto permette noi l’impensabile ogni giorno. Tanti pregi, un solo difetto che andrebbe eliminato o limitato al massimo: bloccarci in principio, per ogni nuova azione o scenario della vita, con tanti pensieri ossessivi e pessimisti, perché in fondo essa è il nostro unico nemico, non gli altri, ma ciò che crediamo stiano pensando di noi o che penseranno, indotti dalla mente che si auto sabota.