E farfalle siano

Chi può non amare le farfalle?
Lievi, iridescenti, colorate
Puntinano il mondo
E la vista solleticano
Con le loro tremule ali.

Quale soave tormento!

E quale inquietudine
Al pensiero della loro vita
Breve, nella quale possiamo
Rinvenire la nostra
Ma quale consolazione
Nel riuscire a scorgervi
Il segno della rinascita.

Misterico destino
Dell'anonimo bruco
Che umilmente si apparta
Tra i rami, tessendo solitario
Serico il suo sepolcro.

Siamo bruchi quando
Pensiamo che tutto
Stia per cessare
E già farfalle mentre
Asciughiamo le ali
Variopinte per il primo volo.

Eppure ancor di più
Amo il fuoco
E le sue lingue, inafferrabili
Che accende la notte
E se ben custodito
Per noi segno del Divino
Nel cosmo, ardendo
Senza mai consumare.

Allora farfalle siano!

Sempre intente a volare
Seguendo traiettorie
Ognuna imprevedibile
Intorno a questo Fuoco
Dispensatore di Vita
Ed eternamente danzando
Fra gli ardenti bagliori.