Lo spazio della quiete

Quando i suoni, intorno a me, si placano, ecco che, nel silenzio che finalmente mi circonda, cominciano a "rumoreggiare" i miei pensieri , compagni inseparabili delle mie giornate. Ed è  allora che li sento palesarsi, con volteggi e danze , spaziando da un luogo all'altro, da una realtà  ad una fantasia, da un'immagine concreta e rassicurante, allo spazio di una nuova illusione, evanescente....poi, in punta di piedi, i pensieri spariscono e la mia mente si svuota.
E ritorna quel silenzio leggero e dolce e mi invita a chiudere gli occhi e a tranquillizzare l'anima....è  un regalo prezioso, è  una coccola intima, è  un privilegio antico e perduto, è  un dialogo interiore che chiude le porte al mondo fuori. Là,  dove l'isolamento si incunea tra i ritmi frenetici della vita, mette radici nel terreno paludoso del progresso ma può  erigere muri di solitudine.
Il mio silenzio non è  solitudine....è  l'amico che mi aiuta a rallentare, ad  osservare meglio il mondo che mi circonda e mi predispone all'ascolto degli altri....ho imparato a dare spazio alla quiete, solo così  potrò rientrare in sintonia con l'universo.