Vite parallele

Ho sempre pensato che ad un certo punto della nostra vita per tutti noi, o quantomeno per coloro a cui è destinato questo tipo di avvenimenti, arrivi di botto, così all’improvviso, quella che sarà la nostra più grande cotta: essa ci farà battere forte il cuore, impazientire ogni volta con cui ci avremo a che fare, necessitando di vederla ancora una volta, il più presto possibile; diventerà di certo un punto fisso, una svolta nella nostra vita e una compagnia fissa su cui faremo affidamento e alla quale penseremo all’istante; sarà il regalo della nostra vita, ciò a cui siamo destinati, quel qualcosa che è scritto da sempre. Tutto ciò forse di colpo, mentre camminiamo per una strada dritta, la nostra vita, e decidiamo poi di voltare invece che proseguire andando avanti, una volta giunti all’ennesimo bivio: ed è a questo punto che ci imbatteremo nella vita della persona a noi destinata, tutto da un momento all’altro, senza alcun senso logico; tutto ciò era quello che credevo, dando una spiegazione tanto semplice e senza significato alcuno all’argomento. Quel che credo adesso, invece, è che tutto ciò che facciamo nella vita influenzi molteplici cose, mischiando le carte e arrivando alla risoluzione, ovvero incontrare ciò a cui siamo destinati: anche ciò che facciamo adesso, io che scrivo, tu che leggi, anche tu che inizi ad allenarti adesso, arriverai infine all’altra persona, che è anch’essa in balia di questi eventi, avvicinandosi passo dopo passo a te, e così tu lo stesso, arrivando infine ad incontrarvi: tutto questo rende due vite parallele capaci di incontrarsi in un solo punto, ma da lì in poi, di proseguire sempre a fianco, l’una accanto all’altra, e non allontanarsi mai più.