Fine estate

scritto da Alfiere Ermetico 97
Scritto 2 mesi fa • Pubblicato 2 mesi fa • Revisionato 2 mesi fa
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Un anno dopo dalla mia prima poesia qui pubblicata, un resoconto che nella sua ambiguità mantiene una più solida positività nel mese che meglio di tutti può salvarmi da una continua catastrofe morale
- Nota dell'autore Alfiere Ermetico 97

Testo: Fine estate
di Alfiere Ermetico 97

Il sole non splende più come prima.
Sempre esiste una slavina assordante.
Non si subisce quel torbido clima.
Non si sente l'atmosfera fumante.

Il tonfo dell'improvvisa frattura
Rompe le ali del viaggio speranzoso.
La dura benda cambia la futura
Carriera dal percorso rovinoso.

Le speranze rotte come delle osse
Non guarite vedono una stagione
Che in precario equilibrio si mosse
Sulle tracce d'un vago tormentone.

Non so se mi piace quanto succedette.
In ginocchio su una chiesa rupestre,
Nel balcone sul mondo le disdette
Sfoltisco ma la fortuna terrestre

Non avviene. La fine s'avvicina.
Delle carte giacciono sulla cassa
E i lunghi giorni la penna strofina
Un guscio bagnato dalla melassa.

Perché nelle settimane assolate
Non ricade mai quella giusta sorte
Che quelle idee trasformi umanizzate
In una mappa che sfida la morte?

Fine estate testo di Alfiere Ermetico 97
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