Contenuti per adulti
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Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Quello che stai per leggere è un articolo che potrebbe aiutarti e non poco soprattutto se sei vittima di Revenge Porn o se tue foto o video sono in giro su internet senza che tu lo sappia. Scrivo questo articolo a seguito delle chiusure dei famosi siti di cui si è discusso molto sui social ultimamente avendo come fine quello di illustrare soluzioni concrete per la rimozione dei contenuti su internet. Il Catfishing e il Revenge Porn sono due reati penali gravi e spesso, triste a dirsi, la maggior parte delle vittime di tali reati sono Donne e ragazze (sia maggiorenni sia minorenni purtroppo).
Voglio dire a chiunque sia stata vittima di queste di non sentirsi sole e indifese: la porta per uscire da questo incubo esiste! Non chiuderti in te stessa e non isolarti: la colpa non è tua, non sei tu a doverti vergognare! Puoi e devi uscire da questo inferno e ciò che troverai all'interno di questo articolo, spero, ti sarà utile per cominciare a ripulirti dell'umiliazione e riacquistare la tua dignità, la dignità che meriti come persona e come Donna!
Eri in una relazione con un'altra persona, vi siete lasciati e l'altro, per ripicca, minaccia di pubblicare tuoi contenuti intimi su internet? Qualcuno ha scaricato le tue foto pubbliche dai tuoi profili social e con l'intelligenza artificiale ha modificato quelle foto creando foto di nudo e le ha pubblicate su internet? Posso solo immaginare come ti senti e cosa stai provando: forse hai paura di tutto e di tutti, non sai cosa fare né ti fidi abbastanza al punto da parlarne con qualcuno. Se questo è il tuo caso, non sentirti sola e non aver paura: DENUNCIA ciò che ti è accaduto, non tenerti tutto dentro e non chiuderti in te stessa! Chi vuole che resti in silenzio è il tuo aguzzino, colui che crede di tenerti in pugno, colui che sa che se tu ti rivolgi alle autorità competenti come la Polizia Postale la sua vita è finita! Per tutelarti, DEVI ESPORRE ASSOLUTAMENTE DENUNCIA!
Esistono due tipologie di denunce che variano in base alle circostanze e in questo articolo ne esamineremo due: il Catfishing e il Doxxing. Bisogna esporre denuncia per Catfishing se qualcuno ha creato un profilo social fingendosi te e pubblicando foto o video che ti ritraggono. Bisogna, invece, denunciare per Doxxing se qualcuno possiede foto di terzi e le pubblica sul suo profilo social con lo scopo di umiliarti o esporti alla mercé di altri senza il tuo consenso. Perché questa differenza? Perché non tutti coloro che postano contenuti sui social impersonificano la stessa persona, bensì vogliono semplicemente che il loro profilo sia una raccolta di contenuti di più persone. Il termine più comunemente utilizzato per diffondere pubblicamente informazioni private di qualunque genere su qualcuno è Doxxing. Forse per alcuni anche solo parlarne con qualcuno potrebbe risultare molto imbarazzante e soprattutto difficile. Se questo è il tuo caso, puoi effettuare la denuncia anche online sul sito ufficiale della Polizia Postale cercando su Google "Polizia Postale denuncia online".
Oltre alla denuncia, indispensabile e da effettuare presso la Polizia Postale, cos'altro puoi fare per tutelarti e fare in modo che qualunque contenuto online venga rimosso? Puoi denunciare l'accaduto anche online visitando il sito del Garante della Privacy e attraverso form di Google. Analizziamo ogni voce una ad una.
Sappiamo tutti che il 2016 è entrato in vigore il nuovo GDPR (General Data Protection Regulation), un regolamento emanato dall'Unione Europea sul trattamento dei dati personali. Tutti coloro che hanno un fondato timore (o la certezza) che immagini a contenuto sessualmente esplicito possano essere diffuse sul web possono presentare una segnalazione al Garante ai sensi degli art. 144-bis del Codice in materia di protezione dei dati personali e 33-bis del regolamento n. 1/2019 del Garante della Privacy italiano. È possibile fare ciò online attraverso il form disponibile sul loro sito ufficiale.
Puoi raggiungere tale form cercando su Google "Segnalazione Revenge Porn Garante della Privacy" e cliccando su risultato "Segnalazione Revenge Porn". Una volta aperta la scheda, sarà necessario effettuare accesso tramite SPID o tramite CIE (Carta d'Identità Elettronica) e compilare di seguito il form. Il Garante della Privacy in questo caso si occuperà di fare rimuovere da tutti i siti internet i contenuti da te segnalati al fine di proteggere la tua identità e la tua privacy.
Di seguito, ti mostrerò un esempio di come un ufficiale di Polizia Postale o un altro ente autorizzato dallo Stato potrebbe agire per scoprire su quali siti: partendo da una tua foto, potrebbe avvalersi di strumenti OSINT (Open Source Intelligence, strumenti legali al 100% perché basano i propri risultati su informazioni pubbliche accessibili a chiunque) potenziati con l'intelligenza artificiale per cercare il tuo volto su internet. Questi strumenti possono essere definiti come una classica ricerca su Google Immagini usando la funzione "Cerca tramite immagine". Una volta ottenuti i risultati, si analizzano uno ad uno e si risale a tutti i siti che ospitano contenuti raffiguranti il denunciante. Una volta individuato un contenuto non pubblicato dal denunciante, si procede con l'analisi del sito sviscerandolo in tutti i modi possibili. Ricordiamo che i siti web sono "hostati" (resi pubblici online) grazie a servizi online gratuiti o a pagamento. Se il sito stesso funge da raccolta di contenuti sessualmente espliciti di persone non consenzienti e/o ignare dell'esistenza di tali contenuti (purtroppo alcune foto sono anche realizzate ad hoc tramite intelligenza artificiale Deep Nude con funzione face swapping ecc) si può procedere con il sequestro e la chiusura del sito se i proprietari non collaborano per la rimozione dei contenuti.
I siti per adulti più famosi hanno una politica DMCA (Digital Millennium Copyright Act) molto rigida e collaborano con le forze dell'ordine in caso di segnalazioni di contenuti inappropriati pubblicati senza autorizzazione e collaborano attivamente con le forze dell'ordine fornendo loro informazioni dettagliate sui dati di registrazione dei profili che hanno caricato contenuti sensibili senza autorizzazione. Nel caso essi non si mostrano collaborativi a tal fine, se il sito stesso viene gestito da malintenzionati o se gli admin stessi del sito esigono un pagamento per la rimozione dei contenuti, vi sono i presupposti per le forze dell'ordine di contattare direttamente il servizio di hosting presso cui è ospitato il sito per la sua chiusura e rimuovendo la sua indicizzazione dai motori di ricerca come Google.
Una volta che il dominio del sito è sotto sequestro, verranno analizzati tutti i dati presenti sul server sul quale esso veniva ospitato tra cui i dati di registrazione richiesti per la creazione di un profilo sul sito e tutti i profili che hanno pubblicato contenuti sensibili senza il consenso delle persone coinvolte sono passibili di fronte alla legge dei reati di cui si sono resi colpevoli. Attraverso altri strumenti OSINT (per i comuni cittadini e/o giornalisti probabilmente a pagamento) dal numero di telefono si può risalire all'identità reale del proprietario del profilo e ciò trasforma la denuncia contro ignoti in una denuncia contro persone fisiche alle quali imputare i reati.
Tutto molto bello, ma si ha la certezza assoluta che tali contenuti spariscano davvero dal web senza lasciare traccia? Purtroppo no, ma è possibile impedire che siti web sui quali è possibile visionare contenuti sensibili non vengano indicizzati sul web. Per far questo, è possibile effettuare una segnalazione su Google di contenuti da rimuovere. Potete fare ciò visitando il form "Segnalare immagini o video inappropriati pubblicati senza il proprio consenso" o "Rimuovi contenuti che ti riguardano presenti su siti con pratiche abusive che tentano di addebitare un costo per la rimozione" di Google e compilando le varie voci.
La compilazione del form richiede pochi minuti e, insieme alla denuncia alla Polizia Postale e alla segnalazione sul portale del Garante della Privacy, fornisce ulteriore protezione sul blocco di contenuti inappropriati. Nel form Google chiede se deve attivarsi per impedire future pubblicazioni delle immagini segnalate, cosa molto importante, e anche se non garantisce la rimozione al 100% di tutti i contenuti in maniera immediata Google si impegnerà affinché tali contenuti non siano più indicizzati o facilmente rintracciabili usando i suoi motori di ricerca e altri siti web.
Siamo giunti alla fine dell'articolo! Spero che le informazioni contenute in esso possano esserti utili e se hai bisogno di aiuto non esitare a chiedere agli organi competenti: puoi uscire da questo inferno, ripeto, e lo devi a te stessa e alla persona che sei. Non sei tu, ribadisco, colei che deve vergognarsi se tali contenuti sono stati pubblicati su internet ma l'autore di quei posti, colui che ha pubblicato questi contenuti! In quanto autore del post, ti incoraggio a parlare e a non aver paura: sei ad un passo dalla porta che dalla quale uscire da questo incubo!
Grazie per l'attenzione! Noi ci ritroveremo nel prossimo articolo!