Contenuti per adulti
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Lo vedi cambiare, è cambiato?
Hai dato tutto, è stato giusto?
Hai corso troppo, non hai fiato.
Senza respiro sali le scale di casa,
ritorna quel fastidio forte al polpaccio,
ti penti di esserne sceso un’ora fa.
Hai provato a conoscerti, a conoscere,
ma n’è uscito un concerto che rimarrà da solista,
un quadro impolverato che sa solo pendere,
un ultimo libro, nella tua ultima lista,
uno scempio, che non hai il coraggio forse nemmeno di leggere.
Puoi provare a urlarlo al mondo, come un matto,
rimarrai solo con te stesso
e con qualche chilometro di scarto,
che non riuscirai a correre, sei spento.
C’è chi parla, c’è chi agisce e poi ci sei tu,
tu, corri senza sentire il rumore delle scarpe che toccano l’asfalto umido,
tu, ti rifletti continuando a vedere quel vaso che è troppo pesante per esser spostato,
tu, parli ma tanto lo sai che non sarai ascoltato,
tu, hai il fuoco dentro, ma non riesci a mostrarlo,
tu, ti esplode un mondo dentro, ma lo lasci esplodere senza notarlo,
tu, lo noti ma fingi.
Vuoi mostrare ma rinunci.
Vuoi che t’ascoltino ma tanto son tutti sordi.
Vuoi spostarlo, ma fa parte dei ricordi.
E rimani sempre più solo.
Corri, ma dove vai?
Uno, due, tre, fino a sette, su quell'aggeggio luminoso.
Uno, due, tre, fino a dieci, nel cervello
per non cadere nel sogno
d’esser compreso, perché infine è tutto qui:
un sogno, e che sogno è?
Ridi o piangi non c’è differenza,
se mentre ridi ti scende una lacrima
e se quando piangi forzi un sorriso di tolleranza,
cosi pieno, ma senz’anima.