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Sono passati mesi da quel giorno in cui tornata a casa con un armadio vuoto, mi sono messa d’impegno per renderla un posto accogliente per la nuova versione di me.
La solitudine in generale ancora mi spaventa.
Ci sono giorni in cui piuttosto che tornare in queste quattro mura,
preferisco salire in macchina e guidare fino a consumare tutta la benzina che ho nel serbatoio, ascoltando musica e cantando a squarciagola. O più economicamente parlando, passeggiare per il quartiere, nella speranza che il cammino mi aiuti a smaltire l’ansia e lo stress. Ma anche a spegnere la radio che ho in testa.
Riesco a dormire.
Abbracciata a un peluche e con uno solo cuscino per non sentirmi troppo piccola in quel vasto letto matrimoniale che mi avvolge, fino quasi a inghiottirmi. Ma comunque riesco a dormire.
Sono fiera di me per il lavoro che sto facendo.
Ogni giorno la mia parte più forte si fa strada con le unghie e con i denti per cercare di rimettersi in piedi.
Per farmi respirare nei momenti di panico.
Dicono che vivere da soli sia una delle esperienze più mistiche che un essere umano possa decidere di compiere e soprattutto, che una volta presi gli spazi per stare bene con se stessi non si voglia più tornare indietro.
Sappiate che io personalmente non vi credo.
Sono passati pochi mesi e ho convissuto per quattro anni, quindi già vi vedo alzare gli occhi al cielo come a voler dire “datti tempo signorina”… ma la solitudine per me a volte è come un grosso muro di fumo che resta li fermo immobile ad aspettare che io pesti la mattonella sbagliata per attivarsi e venirmi incontro, un pò come le trappole di Indiana Jones.
Convivere con me stessa credo sia una delle sfide più grandi che io abbia mai affrontato.
A volte fa schifo
A volte è piacevole
Volete sapere la parte più difficile?
La parte che più mi ha fatto male è stata quello di avere l’intero armadio tutto per me. Se ci penso, mi manca il respiro.
Vuoto.
Immenso.
Pesante.
Però vi devo che dire che ogni giorno porto a casa un pezzo di me, della nuova me, e sono convinta che a lungo andare, riuscirò a rimettere insieme i pezzi e sistemare quel riflesso a volte rotto, che vedo da cinque mesi nello specchio.