Mi sembra di avere notato, almeno dagli ultimi testi, che appaia chiaro come sia deprecata, almeno dalle persone intelligenti, la bannazione o oscuramentoche si voglia dire, di un autore da parte di stupidi e presuntuosi partecipanti che accettano solo sperticati e ridicoli elogi, oscurando se qualcuno fa osservare una minima crica e sconfessando, in questa assurda manifestazione del proprio io, quello che dovrebbe essere lo spirito vero del portale letterario, cioè la condivisione onde ottenere sempre in maniera maggiore un miglioramento.
Ma essi sono così chiusi nella loro convinzione di essere grandi interpreti, in ciò confermati dai tanti "utili idioti" che li elogiano in vista anche di "restitutiones in integrum (!!!!!), che finiscono di cadere nel più sporco imbroglio, ed ai quali io, per mio divertimento e non certo perchè li possa convincere (si può convincere solo una persona dotata d'intelligenza!), dedico questa strimpellata:
Sono un grande poeta.
Sono poeta che ha una classe enorme
e scrivo solo dei capolavori
che per forma e per stile fanno fuori
degli altri scribacchini le gran torme.
Io m’innalzo su tutti e le mie orme
tentano d’imitar coi lor furori
ma la poesia con loro solo dorme
malgrado essi ne sprechino sudori.
Io detesto la rima, una sciocchezza
che davvero nell’oggi poco vale
e mi diletto, nella mia grandezza
soltanto con la prosa verticale
e il mio successo mai nessuno spezza
che sempre più verso l’Olimpo sale.
Nel sito fra i giudizi son festante
e nessuno si provi a contrastarmi,
il mio carnet dev’essere elegante
non permetto a invidiosi d’inquinarmi.
E se qualche invidioso ci provasse
e tentasse un giudizio non sia bello
io mi tolgo all’istante dall’impasse
e in men che non si dica lo cancello.
Ho un bel gruppo d’amici a me associati
che esaltano con grazia i miei lavori,
da me son sempre essi compensati
e li onoro con questi miei favori.
Mi espando in tutti i siti con gran gloria
con lirica forbita ed elegante
e aspetto finalmente che la storia
dica che sono genio più di Dante.
Il quale è reputato gran poeta
da chi i miei canti non conosce ancora,
e questa appare cosa a me non lieta
che il mio scrivere certo non onora.
Ma il tempo sarà certo giustiziere
ed io ben salterò in testa a tutti,
e al mondo dovran tutti ormai sapere
che io, sol io, merito tali frutti!
E che sol io gli elogi ho meritato
di chi me ne ha mandati... (da contratto!),
ogni critica invece ho io bannato
contro colui che ha fatto tal misfatto!
I miei scritti che opera di un grande
dunque lo sono, ed eran nell'ieri,
la fama "urbis et orbi" ora li espande,
non si ricorda chi era l'Alighieri!
Ho iniziato questa strimpellata in sonetto, seguito poi da tutte quartine, ma prima voglio lasciare gli eventuali lettori con un sonetto serio:
Un verso soltanto.
Invece di aver scritto invano tanto
di poesie che si volgono all’amore
ma non strappano lacrime di pianto
dagli occhi un po’ annoiati del lettore,
potessi io tenere almeno il vanto
di non sciupare tutte queste ore
e di scrivere un verso, uno soltanto,
che davvero destasse uno stupore
per la semplicità con cui riporta
questo affetto sincero e senza fine,
ma purtroppo al poeta fa confine
con l’ansia che al poetar sia poco incline
e invece di poesia tanto comporta:
ti voglio bene, il resto cosa importa?
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Saluti a tutti. Il Tosco.
Sono un grande poeta! testo di lorenzo tosco
