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E ti ho posto in quello spazio dove la tua mancanza non grava su di me,
E ti ho lasciato andare, perché era la cosa che volevi.
Hai raggiunto il tuo picco amandomi con il tuo modo di fare stupidamente adorabile;
Hai affrontato quel demone che da dentro ti distruggeva ogni giorno, per restare insieme a me.
Ma era destinata a finire, come il fiore del campo di Francia appena colto.
Ed io sono stato lì con te, a tenere stretta la tua calda mano, che in quei giorni di sabato era più fredda del solito.
Ti ricordi che giorno fu quando tutto ebbe inizio, quella nostra giocosa storia d'amore che ormai non capita più?
Fu ottobre, quando le nostre labbra si unirono in una danza primordiale; dopo venne marzo, quando noi due stringemmo profondamente i doni.
Però adesso siamo distanti, ognuno con i suoi campi da mietere e da piantare.
Che si faccia l'alba e nasca una nuova rosa dentro me, perché il primo vaso sarà per sempre occupato dai tuoi mille petali cenere fumanti,
T'amo oggi e t'amerò per sempre.
