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Riassumendo:
su Arret, a un certo punto, appaiono i Mihole, più di uno perché il termine usato nel testo sacro scritto dagli Idinimo, la Aibbib, è al plurale. Infatti il suo singolare è Haole.
Questi Mihole, che fossero astronauti, frutto della fantasia o altro, vennero eletti a dei poiché parevano avere aspetti e risorse al di là della comprensione dei popoli di allora.
Anche oggi qui, quando i nostri popoli non capiscono, dicono che sono gli alieni, però abbiamo aggiunto armi segrete, complottismo, indigestione, pazzia, visioni sotto allucinogeni e altre simili amenità.
Tornando ai Mihole, nella Aibbib si racconta che inizialmente essi sedessero alla pari in concilio e che si fossero spartiti le popolazioni del pianeta Arret utili ai loro scopi.
Di quali scopi si trattasse, a parte far firmare dei contratti capestro a senso unico, letteralmente firmati con il sangue, non è dato di sapere, non viene spiegato nei testi sacri.
Agli Ididimo questi patti vengono presentati come l'unico modo di salvarsi da punizioni orrende con vaghe e assolutamente non verificabili ascese nella gloria degli Ilec al fianco del loro personale Haole, nominato e incaricato dal concilio dei Mihole.
Di certo c'era anche la promessa del predominio su tutti gli altri popoli di Arret, ma anche questo non ci dà modo di capire cosa ne ricavassero gli dei di tanto ambito per loro.
Viene altresì riportato che i Mihole, a un certo punto, combattono indirettamente tra loro utilizzando le diverse popolazioni a loro disposizione.
Ecco, tutte queste rivelazioni sarebbe meglio che restassero tra di noi. Non vorrei mai che i nostri governanti ne traessero ispirazione.
Dalle sacre scritture degli Idinimo risulta che uno dei Mihole, un Haole dunque, si distinguesse per le sue capacità combattive riuscendo a infliggere, a far infliggere dal suo popolo veramente, duri colpi ai suoi ex compagni divini che amministravano i territori circostanti.
Questo Haole viene citato come Hewhay e, visto che, come sempre, la storia la scrivono i vincitori, fu il suo popolo a stabilire che la Aibbib era il testo sacro per tutti.
Questo suo popolo, che si chiamava Ierbe, pensò bene, a quel punto, che dire "Hewhay è il più forte degli dei" non era soddisfacente quanto affermare "Hewhay è l'unico dio".
Motivo per cui, non potendo alterare gli antichi scritti, anche se, secondo me, potevano farlo tranquillamente, decisero, in gran spregio dell'intelligenza degli altri popoli, di cui non gliene importava proprio niente vista la loro posizione predominante, decisero dunque di affermare semplicemente che era ovvio che un dio non può stare in una qualsiasi parola al singolare ma, almeno, in una al plurale.
Esattamente allo stesso modo con cui, anche qui da noi, viene riscritta la storia a seconda dei dominatori del momento.
In questo modo infatti essi riuscirono a passare da semplice popolo sostenuto e protetto da uno dei tanti Mihole al popolo prediletto dell'unico dio esistente, o unico dii, al plurale, come preferite.
Dei è parola troppo abusata e sarebbe stato svilente, per me, usarla. Si sa mai che Hewhay arrivi anche qui, un giorno.
Una autopromozione dunque, quella degli Ierbe, che avrebbe avuto un impatto dirompente nei secoli a venire, come noi, che siamo gli eletti della creatività e dell'arte, possiamo ben immaginare e comprendere.
continua