Pagliaccio bianco!

Con mani di velluto,
dipingi la luna nel cielo
e notti rarefatte di stelle accese ,
in una contemplazione visiva
di sogno e incanto.
Il volto dipinto di farina
e lacrime sospese tra le ciglia,
l'incantevole seno bianco
scoperto alla carezza del vento,
in un movimento ansante
di pudore e splendore.
Con labbra di pastello improvvisato
ora canti canzoni lontane,
con parole di ovattato silenzio
mentre mimi gesti di filigrana e ocra
per accendere nello sguardo il mio stupore.
Hai dimenticato il violino di cristallo!
La rosa rossa!
il cravattino di metafore di bruma!
Le mutandine di seta antica
dopo una lunga notte d'amore!